Scoperta la materia oscura? Domande sull’universo in attesa di risposta

Pubblicato il 10 Dicembre 2009 - 18:29 OLTRE 6 MESI FA

materia-oscuraIl quotidiano russo Kp rivela che alcuni fisici hanno individuato, per la prima volta nella storia umana, una particella di materia oscura. La scoperta avrebbe un effetto sconvolgente per comprendere il modo in cui si formano le galassie. Secondo le ricerche portate avanti dagli scienziati finora, la materia oscura rappresenta ben il 90% dell’universo, non possiamo vederla ma sappiamo che c’è grazie all’enorme forza gravitazionale che esercita.

La scoperta potrebbe portare inoltre ad un ulteriore sconvolgimento, portando alla luce la “tessera mancante” dell’universo, che spiegherebbe il moto delle galassie. Un gran numero di particelle appartenenti alla materia oscura e liberate dal Big Bang, passano attraverso la Terra ogni secondo, come spiega uno studio condotto nel “Soudan Underground Laboratory” del Minnesota, negli Usa.

Le straordinarie scoperte, trapelate questa settimana su molti blog di fisica, saranno pubblicate nella prossima edizione della rivista “Nature”, con comunicazioni ufficiali previste per il prossimo 18 dicembre.

Per rimanere in tema e per realizzare passi avanti nella scoperta dei lati ancora oscuri dell’universo, Italia e Russia realizzeranno congiuntamente il super telescopio Millimetron. L’Italia fornirà lo spettrometro polarimetrico, uno degli strumenti principali del telescopio. Millimetron è una missione spaziale russa che prevede di realizzare un osservatorio orbitante dotato di uno specchio di 12 metri di diametro, record assoluto nella storia delle missioni spaziali.

Il telescopio opererà in una larga banda dello spettro elettromagnetico, nella regione delle lunghezze d’onda del submillimetrico, millimetrico e lontano infrarosso e metterà in grado gli astronomi di osservare l’Universo con una sensibilità senza precedenti, per risoluzione angolare e capacità spettro-polarimetriche. Queste bande elettromagnetiche rappresentano una delle finestre di osservazione dell’universo più promettenti, ricche di informazione scientifica e meno esplorate.

Millimetron potrà far luce sull’Universo freddo, le strutture cosmologiche su larga scala, la natura della Materia Oscura e della Energia Oscura, l’evoluzione degli ammassi di galassie, galassie, stelle e pianeti. Le immagini a risoluzione angolare estremamente elevata ottenibili nella modalità VLBI (Very Long Baseline Interferometry, una tecnica che connette antenne indipendenti come se formassero un unico, gigantesco, strumento) permetterà di studiare, con capacità senza precedenti, oggetti astronomici compatti ed ultra compatti. La data prevista per il lancio di Millimetron è fissata al 2018-2019.