Sarah Scazzi, nessun faccia a faccia tra Sabrina e Michele Misseri: un “muro umano” li divide durante l’incidente probatorio

Pubblicato il 19 Novembre 2010 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA

Non è stato un vero “faccia a faccia” quello tra Michele Misseri e la figlia Sabrina. I due si sarebbero dovuti incontrare durante l’incidente probatorio davanti al gip di Taranto Martino Rosati, ma a dividerli c’era un “muro umano”: i due non sono riusciti dunque a guardarsi dritti negli occhi. Come è stato raccontato da Giuliano Foschini su Repubblica, “per prima è entrata Sabrina ed è stata fatta accomodare insieme con i suoi legali e quelli di parte civile in una specie di aula scolastica. Dopo poco è arrivato suo padre Michele, visibilmente emozionato, che protetto da quattro agenti di polizia penitenziaria (che gli faranno da paravento per tutto l’interrogatorio) si è seduto davanti al gip Martino Rosati, al procuratore aggiunto Pietro Argentino e al sostituto procuratore Mariano Buccoliero”.

Sarà l’occasione per capire quale sarà la “verità”  di zio Michele una volta per tutte. Prima aveva confessato di aver ucciso la nipote Sarah Scazzi nella casa di via Deledda e aveva aggiunto lo stupro del cadavere della quindicenne, poi ha tirato in ballo la figlia, che dopo diverse testimonianze è scivolata sulla graticola.

Gelosia, morbosità, litigi: sono tanti gli elementi entrati in ballo in questa brutta storia del cuore della Puglia. La deposizione di Michele verrà raccolta come incidente probatorio. E sarà interessante anche capire quale sarà stata la reazione di Sabrina: chissà se zio Michele sarà stato davvero influenzato da quella ragazza che gli ha puntato il dito contro, che in molti hanno descritto come un carattere forte, portato ad imporsi.

Presenti all’incontro anche i criminologi Roberta Bruzzone (consulente di Michele Misseri) e Massimo Picozzi (per la famiglia Scazzi), la psicologa Cinzia Gimelli (per Sabrina), l’ex comandante dei Ris Luciano Garofano (per Scazzi) più sette avvocati in tutto.