Cane o gatto? Fido vince la sfida: 6 a 5

Pubblicato il 11 Dicembre 2009 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA

Non c’è dubbio… Cani e gatti sono gli animali domestici più amati dall’uomo. A dispetto di chi porta da paesi lontani specie rare, fregandosene dell’habitat, rimangono loro Fido e Fuffy la “compagnia” più amata del mondo. Ma chi dei due merita lo scettro del migliore? La sfida va avanti ormai da secoli e a dare una risposta (quasi) risolutiva, ora, ci hanno prova­to quelli del settimanale ingle­se New Scientist: «Dogs vs ca­ts, il grande regolamento dei conti tra animali domestici».

Il responso, anche se sul filo di lana, è a favore della razza canina. Risultato sei a cinque, su un totale di 11 sfide dirette: undici categorie, dal numero di neuroni all’«im­pronta ecologica», misurabili in laboratorio (e per ciascuna, la rivista riporta i risultati delle ricerche più recenti in merito), per stabilire quale dei due ami­ci dell’uomo sia da ritenere «su­periore».

Si inizia con un confronto sui cervelli: e per una volta le dimensioni non contano, «non sono una misura affidabile di intelligenza». Però, pallottolie­re alla mano, i neuroni della corteccia cerebrale felina sur­classano quelli della contropar­te: 300 milioni contro 160. Gat­ti 1, cani 0. E così via: la storia di «addomesticamento» di la­brador e simili è più lunga di quella dei mici (1-1), il legame tra animale e padrone sembra più saldo e «naturale» nei cani (1-2), che paiono avere anche una maggiore capacità di com­prendere parole e sguardi (1-3). I gatti, per contro, sono più «popolari» (2-3) e hanno un’abilità superiore nella comu­nicazione «sonora» (3-3). I ca­ni tornano a vincere nel pro­blem solving, tipo aprire le por­te (3-4), e sul fronte «addestra­bilità» (3-5). E se i mici trionfa­no nei settori «supersensi» (4-5) ed «ecosostenibilità», va­le a dire che consumano meno (5-5), l’ultimo punto va a Fido e soci: l’«utilità» di chi «può cacciare e fare la guardia. O ‘sniffare’ droghe e bombe». Vuoi mettere, al giorno d’oggi, con chi sa «solo» cacciare i to­pi?