Roma, armi vere e non disattivate sui set di “Romanzo Criminale” e “L’ispettore Coliandro”

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Al posto delle armi sceniche c’erano armi comuni da sparo ed armi da guerra perfettamente funzionanti. Sono quattro i titolari di una società che gestiva e noleggiava per usi cinematografici armi apparentemente e formalmente innocue e caricate a salve: le armi erano destinate a serie tv come “Romanzo Criminale 2” e “L’ispettore Coliandro”.

A scoprire la “fiction” sono stati gli agenti della Polizia Amministrativa della Questura di Roma, nell’ambito di una rete di controlli periodicamente effettuati nell’ambito del territorio della provincia. I quattro depositi, ubicati tra Roma, Pomezia e Monte Porzio Catone, contenevano complessivamente 47 armi, tra cui 7 da guerra.

Tra le armi da sparo sequestrate nel corso dei controlli gli agenti hanno anche riscontrato la presenza di armi del tipo di quelle in uso alle Forze di polizia, ed ancora del tipo “ex ordinanza”, si tratta cioè di armi in passato dotazione delle Forze dell’ordine.

Complessivamente, tra le armi comuni da sparo sono state sequestrati 5 revolver, 22 pistole semiautomatiche, 9 fucili e 3 carabine. Altre 3 pistole semiautomatiche e 4 fucili mitragliatori figurano invece tra quelle classificate come armi da guerra.

Le pistole e i fucili da guerra non erano disattivati, secondo le regolari procedure, che prevedono di forare la canna della pistola e bloccarla con un segmento di acciaio. Per questo le armi erano potenzialmente pericolose. Le quattro agenzie coinvolte nella vicenda erano quelle cui generalmente quasi tutte le produzioni cinematografiche si rivolgevano.