Sclerosi multipla, potrebbe essere il virus della mononucleosi la causa principale

L’infezione da EBV potrebbe essere alla base della malattia, ma esistono anche altri potenziali fattori.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Luglio 2022 - 18:51 OLTRE 6 MESI FA
Sclerosi multipla mononucleosi

Sclerosi multipla, potrebbe essere il virus della mononucleosi la causa principale (foto ANSA)

Un articolo apparso su Science mette in risalto come ci possa essere un collegamento tra la sclerosi multipla e il virus della mononucleosi: un’ipotesi nata dall’analisi dei dati rilevati durante uno studio che evidenziava come, dopo un’infezione di Epstein-Barr virus ci presentasse un elevato rischio di sviluppare la SM. 

Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, coordinato dal professor Alberto Ascherio, professore di epidemiologia e nutrizione presso la Harvard Chan School, afferma che avere l’infezione aumenta in maniera significativa il rischio di sviluppare la sclerosi multipla in soggetti suscettibili, in cui siano presenti altri fattori concausali già noti per aumentare tale rischio.

Il collegamento tra sclerosi multipla e mononucleosi

L’articolo su Science mostrava come effettivamente ci fosse un collegamento tra la sclerosi multipla e il virus della mononucleosi: conferme a riguardo sono arrivate con un secondo articolo pubblicato a maggio su Signal Transduction and Targeted Therapy, magazine satellite di Nature dove venivano evidenziati i limiti di questa ipotesi. Contrarre l’Epstein-Barr virus non significa necessariamente sviluppare la SM, inoltre l’origine della sclerosi multipla è ancora dibattuta. Secondo molti studiosi possono incidere diversi fattori: da un lato ci potrebbe essere la predisposizione genetica alla malattia, dall’altro fattori ambientali, come la carenza di vitamina D, il fumo, la dieta e varie infezioni virali, tutti fattori sui quali non vi è certezza.

Gli studiosi spiegano il collegamento tra virus della mononucleosi e sclerosi multipla: il virus EBV fa parte della famiglia degli herpesvirus, che colpiscono il 95% della popolazione mondiale, e per questo motivo entrano in gioco altri fattori che fanno sviluppare la malattia. Lo studio condotto mostra come ci sia un elevato rischio di sclerosi multipla dopo un’infezione da mononucleosi, visto le alte concentrazioni di anticorpi specifici prima dell’insorgenza della malattia neurodegenerativa: “C’è un rischio significativamente elevato di SM dopo l’infezione da EBV rispetto ai soggetti sieronegativi per EBV, un dato che supporta un legame tra l’infezione da EBV e la SM. Inoltre gli anticorpi anti-EBNA sono elevati nel sangue dei pazienti con SM, che possono essere rilevati anni prima dell’insorgenza della SM”.

Terapie e prevenzione

Questo possibile collegamento apre anche un grande dibattito e una possibilità di studiare nuove terapie e forme di prevenzione per il futuro: i meccanismi immunitari coinvolti nelle fasi di decorso della SM sono noti da tempo e, attualmente, ai pazienti si somministra l’anticorpo monoclonale anti-CD20, uno dei trattamenti più efficaci. Tuttavia la capacità dei linfociti di diffondersi su tutto il sistema nervoso centrale è limitata, soprattutto a causa della barriera ematoencefalica: in questo caso una terapia mirata contro EBV potrebbe essere decisiva. Saranno necessari nuovi studi che confermino questi risultati ottenuti finora, dove i soggetti negativi a EBV presentano uno scarso rischio di sviluppare la sclerosi multipla.