Coppie tra Seul e Pyongyang: le due Coree riunite da un’agenzia matrimoniale

Pubblicato il 14 Febbraio 2011 - 18:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una donna sta riuscendo nell’impresa di riunire – almeno idealmente – le due Coree, divi9se da un armistizio del 1953 che in realtà non ha mai portato la pace.

Con la sua agenzia matrimoniale, la signora Choi Young-hee, cinquant’anni, ha già concluso 500 matrimoni fra rifugiate del Nord e uomini del Sud in cerca di donne coreane tradizionali. In cinque anni di queste coppie solo tre hanno divorziato.

Il motivo del successo dell’agenzia “Consulenze matrimoniali Uomo della Corea del Sud-Donna della Corea del Nord”, scrive la Stampa, è proprio nel profondo disagio che ancora oggi investe tantissimi coreani rispetto alla divisione del loro Paese.

Certo, gioca la sua parte anche la fama delle donne nordcoreane, note come bellissime in tutto l’Estremo Oriente. Ma anche la difficile condizione di vita degli abitanti della Corea del Nord non è da poco.

Per di più la maggior parte degli uomini che si rivolgono all’agenzia matrimoniale di Choi sono discendenti di famiglie del Nord, dove hanno ancora parenti che non hanno mai conosciuto: e questo conferisce alle le donne scappate dal regime di Pyongyang  una familiarità molto apprezzata.

La stessa Choi è fuggita dal regime di Kim Jong Il attraverso la Mongolia insieme a sua figlia undicenne. Arrivata in Corea del Sud, il senso di solitudine e di spaesamento l’ha aiutata ad avere l’idea della sua agenzia.

Del resto, ricorda la Stampa, in Corea del Sud si trovano circa duemila rifugiati del Nord, di cui poco più della metà sono donne. Arrivare a Seul e potersi affidare ai servizi di Choi offre loro la possibilità di crearsi una nuova vita, e integrarsi in Corea del Sud.

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