Far l’amore negli anni ’90: 62 volte in 12 mesi. Ora 53… si tagga

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2017 - 11:07 OLTRE 6 MESI FA
Far l'amore negli anni '90: 62 volte in 12 mesi. Ora 53... si tagga

Far l’amore negli anni ’90: 62 volte in 12 mesi. Ora 53… si tagga

ROMA – Far l’amore negli anni ’90: 62 volte in 12 mesi. Ora 53… si tagga. Niente sesso, o quasi, per la Generazione Y, o millennials come usa. Rispetto alla Generazione X, quella dei loro genitori, i ragazzi nati a ridosso del Millennio sono molto meno attratti da una vita sessuale intensa e libera, al punto da comportarsi in modo molto più simile a quello dei loro bisnonni, anche se per ragioni molto diverse.

Negli Anni Novanta in media i rapporti erano 62 durante i 12 mesi. Oggi la media scende a 53 rapporti l’anno. Per dire, le giovani coppie sposate fanno l’amore 56 volte all’anno, rispetto alle 67 del 1990.

Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Archives of Sexual Behavior e condotta negli Stati Uniti da Jean Twenge, dell’università di San Diego, Ryne Sherman, della Florida Atlantic University, e Brooke Wells, della Widener University.

Don’t touch me, tag me. I risultati confermano lo scadimento tra i millennials dell’opzione sesso a vantaggio di una ricerca del piacere e della gratificazione fuori dagli angusti ambiti della realtà e del corpo: le infinite applicazioni di uno smartphone rendono sexy condivisioni e selfie, un profilo “attizza”ancora, ma non stiamo parlando di nasi greci…

Perché il piacere è altrove, in una dimensione sempre più virtuale. Dove l’esperienza fittizia appaga come, o più, dell’esperienza reale. Ti corteggio, ma non per conquistarti: mi basta il tuo like. Ti invito a cena, sperando in un dopo cena guardando Masterchef. Andiamo a un concerto e godiamo nel momento in cui riusciamo a pubblicare il selfie perfetto. Il sesso è bello, ma può aspettare: prima c’è Facebook, Netflix, un Pokémon da acchiappare o Instagram da aggiornare. Preliminari con un occhio allo smartphone e un momento di passione sperando di avere attivato MySky, corpi che si fondono chiedendosi se si sta facendo sharing e la seduzione trasformata in un misuratore di cuoricini. (Federico Taddia, La Stampa)

Millennials come i bisnonni. Dalle risposte di 26.707 adulti statunitensi di età compresa tra i 18 e 96 anni che hanno partecipato al sondaggio General Social Survey, è emerso che i ragazzi nati dopo il 1990 hanno una vita sessuale molto meno attiva rispetto a quella che i loro genitori avevano alla stessa età.

In particolare il 15% dei ragazzi di età compresa tra 20 e 24 anni non ha avuto partner sessuali da quando ha compiuto 18 anni, cosa che ai nati dopo il 1960 accadeva appena nel 6% dei casi. Quello che emerge, quindi, è che i giovani della generazione Y hanno un comportamento sessuale molto più simile a quello dei loro bisnonni nati negli anni ’20, ma erano altri tempi e c’era un’altra mentalità.

Secondo i ricercatori le ragioni di questo importante cambiamento sono numerose e molto diverse. Lo scarso interesse per il sesso potrebbe essere la conseguenza di una maggiore educazione sessuale, o ancora di una consapevolezza relativa ai rischi delle malattie sessualmente trasmissibili, come l’Aids, e non ultimo il facile accesso alla pornografia online.