Londra, preservativi addio, i maschi si proteggeranno con gli ultrasuoni

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 18:39| Aggiornato il 14 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Addio ai preservativi: il futuro della contraccezione maschile potrebbe essere rappresentato dagli ultrasuoni. E’ più di un’ipotesi quella su cui sta lavorando un team di scienziati dell’University of North Carolina, negli Stati Uniti, per valutare l’efficacia degli ultrasuoni come contraccettivo reversivile per gli uomini. Secondo gli esperti, sulla base anche di precedenti studi, sottoporre un maschio adulto a una raffica di ultrasuoni porta al temporaneo “blocco” degli spermatozoi, per un periodo di sei mesi.

Secondo gli scienziati, che usufruiscono di un finanziamento di 100.000 dollari fornito dalla Bill & Melinda Gates Foundation, la ricerca porterà a una piccola rivoluzione nel controllo delle nascite in tutto il mondo. “Questo metodo – ha sottolineato il ricercatore James Tsuruta – ha dato già primi risultati incoraggianti, e potrebbe fornire agli uomini una contraccezione non ormonale, affidabile, a basso costo e reversibile, per una durata di sei mesi”.

L’obiettivo a lungo termine, spiegano i ricercatori, è quello di “utilizzare gli ultrasuoni terapeutici che sono ora disponibili solo in medicina dello sport o nelle cliniche di fisioterapia, convertendoli in un sicuro contraccettivo anche nei paesi in via di sviluppo”. Gli ultrasuoni bloccano i testicoli, inibendone la produzione di nuovi spermatozoi.

Una volta che le ultime riserve di sperma sono state consumate, l’uomo sarà temporaneamente sterile. Dopo sei mesi, sostengono gli scienziati, senza ulteriori “bombardamenti” di ultrasuoni la produzione di spermatozoi tornerà progressivamente alla normalità. L’obiettivo degli scienziati, ora, è di valutare l’efficacia sui grandi numeri del metodo e la sua sicurezza.