Da quelli per omosessuali a quelli con la musica: viaggio nelle toilette del mondo

Pubblicato il 8 Febbraio 2011 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA

Da quelli per omosessuali e quelli col lavandino incorporato, da quelli con la musica a quelli alla turca: Paese che vai toilette che trovi. A tal punto che in america hanno anche pubblicato un libro (Toilet: Public Restrooms and the politcs of sharing) in cui sociologi, storici e urbanisti si interrogano sul legame tra toilette pubbliche e cultura.

Un viaggio in cui si mettono in evidenza le differenze tra i vari “bagni” del mondo e l’idea della società che essi sottendono. I bagni “alla turca”, ad esempio, sono più igenici di quelli occidentali ma da noi i water con la ciambella nascono dall’idea dei troni dei sovrani, poi sdoganata anche per il popolo con il crollo delle grandi corone. Non solo. I nostri bagni, divisi tra “maschi” e “femmine”, scrivono gli studiosi, creano discriminazione, mentre nelle Filippine ci sono quelli per omosessuali.

Poi ci sono le toilette fantasiose. In Cina hanno piazzato i lavandini sopra il gabinetto, così che uno non possa dimenticarsi di lavare le mani e risparmi anche acqua: quella del lavandino va a finire nel water. In altre, più romantiche, c’è un pulsante con il quale si può attivare la musica.