Andrea Agnelli: “Ora dobbiamo vincere la Champions”

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 12:40 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Dopo un sogno che si è realizzato, vincere lo scudetto, un altro fissa il prossimo obiettivo: la Champions. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, intervistato da La Stampa, parla a tutto campo di una squadra che in due stagioni ha totalizzato 27 giocatori comprati, 77 milioni di spettatori incollati alle dirette, 21 sold out stagionali facendo dello Juventus Stadium il più esaurito d'Italia.

Parla delle lacrime del trionfo il presidente bianconero, ma è già proiettato verso il futuro e non teme pietre d'inciampo. Conte resterà allenatore in caso di squalifica? ''Poniamoci i problemi di oggi – risponde – A quanto è la nostra conoscenza, la sua posizione è vicino all'insignificante. Poi faremo tutte le valutazioni nel caso qualcosa si modifichi''.

Non risparmia critiche, ad esempio sul ''codice di giustizia sportiva vicino all'arcaico''. ''So benissimo che cambiare le regole in corsa è sbagliato – spiega – ma appena possibile abbiamo bisogno di rivedere i codici che ci governano''.

Secondo Agnelli, occorre anche ''rivedere la governance della Lega di A, per essere un interlocutore credibile davanti alle istituzioni, Stato, Coni e Figc''.

Sulla squadra ha pochi dubbi: ''C'è stato un processo di grande rinnovamento, sportivo e aziendale'', ma ''la capacità vera è tenere una squadra competitiva, costante nel tempo, senza arrivare a fine ciclo e a un certo punto devi sapere chi cambiare. Via Zidane, uno che sembrava insostituibile, per Nedved, Thuram, Buffon. L'esempio più lampante, la capacità di rinnovarsi''.

Qui rientra anche l'addio a Del Piero, d'altra parte ''tutte le storie hanno una fine – commenta Agnelli – e la sua non l'avrebbe scritta neppure il miglior sceneggiatore''.

E poi c'è la regola aurea per tenere in equilibrio la squadra: ''la Juve ha una capacità di fuoco, cioè stipendi più ammortamenti,che sta tra i 150 e i 160 milioni di euro. E questo ci pone nelle prime dieci in Europa. Entro questa, vale tutto. Se poi vale l'equazione, rendi per quanto costa la squadra, sei sempre almeno negli ottavi e nei quarti di Champions League''.

Sommatoria di buona economia, corretta valutazione delle forze in campo e di quelle che si possono acquistare e di sogni, sogni senza limiti (ecco perché sul calcioscommesse bisogna essere severi, perché ''si tocca la credibilità, i sogni della gente''): ''Lo scudetto è già finito, bisogna ricominciare da zero. Il prossimo trofeo che alzeremo sarà ancora più bello''.