Calcio scommesse, Preziosi: “Milanetto e Dainelli alla festa con gli zingari? Non solo loro"

Pubblicato il 4 Febbraio 2012 - 00:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 3 FEB – Dainelli e Milanetto il giorno dopo Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 erano nell'albergo di Milano dove, secondo le carte dell'inchiesta della Procura di Cremona pubblicate oggi dai giornali, c'erano anche gli 'zingari' "per partecipare a un addio al celibato".

A rivelarlo è il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, in un'intervista esclusiva a Panorama.it. "E' stato detto che erano in un albergo (a Milano, ndr). Perché non è stato detto che c'erano anche Scarpi, Mesto, Criscito, Toni, Montolivo ed era un addio al celibato in una discoteca in cui vanno tutti i giocatori e ce n'erano almeno cento" afferma Preziosi, poco convinto dalle ricostruzioni dei magistrati di Cremona: "A oggi non mi sembra che ci siano riscontri".

Sulla posizione di Dainelli e Milanetto, all'epoca calciatori del Genoa sospettati dai pm di aver preso soldi per combinare la gara contro la loro squadra, Preziosi dice: "Sono mesi che si parla di questa partita. Non ci credo. Qualora dovessero emergere prove ne prenderemo atto".

Nega di aver chiesto loro chiarimenti: "Io non faccio il poliziotto, ma l'imprenditore. Non mi metto a chiedere. Il mio mestiere è portare avanti le mie aziende. Non mi metto a fare telefonate per chiedere se hanno fatto qualcosa. Non posso neanche offendere senza prove giocatori che hanno militato con me per anni".

A proposito di quanto sta emergendo intorno all'inchiesta 'Last Bet' il presidente del Genoa ribadisce la convinzione che si tratti non di "quattro sfigati, ma di quattro delinquentucci che oltre a percepire salari fanno danni alle loro aziende" e che il calcio italiano "non è malato" perché comunque ci sono migliaia di calciatori e il fenomeno riguarderebbe al massimo "una percentuale dello 0,5 per cento".

Da parte sua, il ds del Genoa, Stefano Capozucca, afferma: "Non commentiamo finché non abbiamo certezze. Posso dire soltanto che ho sempre avuto piena fiducia nei ragazzi che sono venuti qui. Non commento neanche le cose che sono uscite fino a quando non avremo certezze".