Calciomercato Fiorentina: Corvino aspetta il sì di Mihajlovic

Pubblicato il 27 Maggio 2010 - 12:47 OLTRE 6 MESI FA

L’addio di Prandelli, la trattativa avanzata con Mihajlovic per prenderne il posto, i primi colpi di mercato, le strategie societarie.

Di questo ed altro ha parlato il ds della Fiorentina Pantaleo Corvino, intervenuto alla trasmissione Platinum Calcio su Italia 7.

IL CASO PRANDELLI – «Mi sono sentito spiazzato dal suo addio perchè ero sincero quando dicevo di scommettere sulla conferma del mister. Ho sbagliato a fare quel pronostico e sono pronto a rimborsare chi davvero ha puntato. Noi siamo sempre stati indirizzati verso la conferma di Prandelli e non c’è mai stato un momento in cui abbiamo fatto altro rispetto a quello che dicevamo. Per questo mi ha disturbato che la federazione abbia dato la notizia ai giornalisti prima di dirlo a noi: nè io nè la proprietà sapevamo nulla, e anche Prandelli mi disse di esserne all’oscuro».

IL SOSTITUTO, MIHAJLOVIC – «Ho avuto da Prandelli l’ok per muovermi su un altro allenatore e l’ho fatto dopo la chiamata della federazione, restringendo a due le alternative. Lunedì ho incontrato Mihajlovic a Roma e ho cominciato a parlarci: lui mi ha detto che è libero, poi però gli è arrivata la notizia della morte del padre ed è dovuto partire. Ora aspettiamo, ma se prendo un allenatore è perchè ci credo: quando faccio una scelta la difendo fino in fondo».

IL MERCATO – »Il primo colpo sarà un centrocampista. Il budget? Il mercato a volte ti richiede di essere pronto, quindi ho chiesto la possibilità di avere un anticipo: prima di vendere potrei dover comprare, e questo mi è stato autorizzato. Mutu? È una seconda punta come Jovetic, ma Stevan è il futuro e quindi Adrian va sacrificato: questo non vuol dire che lo regalerò. Vargas? Il suo futuro dipende solo da lui».

I PROGRAMMI DELLA PROPRIETÀ – »Non c’è alcun ridimensionamento, e a conferma di questo c’è la costruzione dei nuovi campini. La nostra proprietà vuole continuare ad impegnarsi per costruire una squadra sempre più forte, naturalmente tenendo conto del bilancio. Vogliamo essere competitivi, pur sapendo che ci sono quattro squadre che partono avanti a noi: se poi in futuro ci saranno le risorse per competere anche con le prime quattro, allora potremo lottare per traguardi importanti. Mi auguro che Andrea Della Valle torni presidente e che la città gli dia lo spazio per realizzare il suo progetto».