Calciomercato Napoli, De Laurentiis: “Cavani non è in vendita. I soldi non bastano”

Pubblicato il 7 Febbraio 2013 - 10:21| Aggiornato il 6 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Edinson Cavani non è in vendita. I tifosi del Napoli possono tirare un sospiro di sollievo, il patron azzurro Aurelio De Laurentiis non ha nessuna intenzione di cedere il suo fuoriclasse.

Il numero uno del Napoli ha voluto esternare la sua volontà di tenere Cavani dopo le insistenti voci di calciomercato provenienti dalla Spagna che vedevano l’uruguaiano verso il Real Madrid o il Barcellona. 

De Laurentiis, presidente del Napoli dal 2005, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Fabio Licari della Gazzetta dello Sport dove non ha parlato solamente di Cavani ma anche del periodo d’oro della sua squadra che sta contendendo lo scudetto alla Juventus di Andrea Agnelli ed Antonio Conte.

Riportiamo i passaggi più significativi di questa intervista realizzata dalla Gazzetta a Doha al presidente De Laurentiis.

Presidente De Laurentiis, la parola scudetto cosa le fa pensare?

“Sono arrivato al Napoli con un progetto: i primi cinque anni per costruire, gli altri cinque per vincere. Cosa? Vedremo. Credo di essere in anticipo. E per uno che non sapeva niente di calcio è un successo: il Napoli era fuori dalla ribalta internazionale e non era mai stato lodato per il suo virtuosismo finanziario”.

Un paragone tra il Napoli ed un suo film?

“Il Napoli è un film di successo. Ci sono film finanziati dallo Stato che non incassano un euro e sottraggono fondi ai film che si confrontano con il mercato. Ci sono anche club purtroppo non abituati, per mentalità, a confrontarsi con il mercato. Tutto ciò crea squilibri al sistema calcio”.

Campionato: la Juve è in crisi?

“No, è come noi l’anno scorso. Campionato, Champions e Coppa Italia ti portano via energie. Spero elimini il Celtic e vada più avanti possibile. Napoli-Juve? Non ne parlo. Sono scaramantico e prima c’è Lazio-Napoli. Però Napoli-Juve si sfideranno tre volte in pochi giorni: dopo il campionato avremo anche la finale di Coppa Italia Primavera, prima a Torino, poi al San Paolo. Naoi abbiamo una squadra dal grande futuro con Insigne jr., Tutino, Novotny: il 23 marzo aprirò lo stadio con prezzi popolarissimi perchè sia pieno. Una gran festa dei giovani che vorrei sempre in campo”.

Qualcuno ha scritto che per un’offerta di 60 milioni è quasi un dovere vendere anche Cavani…

“E chi me li dà? D’Estate ne ho rifiutati 55, il Real Madrid non arriva a 50. E per pagare i 63 della clausola ce ne vogliono 70… Dal punto di vista legale non posso fare nulla. Ma posso far di tutto per convincere il giocatore a restare: ci vuole l’accordo con lui. E l’ultima cosa che penso è privarmi di Cavani: mi piace come giocatore e come uomo, c’è sempre, risponde sempre presente, è affidabile al 100 per cento. I rapporti umani contano: lavoro con gli stessi registi perchè ci si trova bene”.

Maradona in esclusiva, magari in un giorno speciale?

“Quel che ha fatto è un ricordo immenso che appartiene a tutti i napoletani. Per il resto, casa mia è casa sua: l’ho conosciuto dieci anni fa, mi colpì la sua umanità e l’amore per le figlie. Non ha bisogno del mio permesso per venire tutte le volte che vuole”.

L’intervista a De Laurentiis si è chiusa con una domanda sul calcioscommesse, che il presidente del Napoli ha condannato con fermezza. 

“Un anno fa ho letto un libro di un magistrato napoletano. Pieno di cifre, dati e nomi. Si parlava già di Singapore. Non è che stiamo perdendo tempo? Il giro d’affari è di 200 miliardi all’anno: le mafie hanno lasciato lo spaccio e si sono tuffate nelle scommesse perchè c’è un vuoto legislativo. Dobbiamo intervenire subito, in Italia e in Europa, con sanzioni penali. Quelle sportive non bastano. Un calciatore, un arbitro, un presidente deve sapere che lo aspetta la prigione se truffa”.