Europa League: ecco le due Manchester, città “espulsa” dalla Champions

Pubblicato il 16 Febbraio 2012 - 01:00 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA, 15 FEB – Si rinnova la sfida a distanza, nell'inedita cornice dell'Europa League, tra le due regine di Manchester: al vertice delle Premier League, sia City che United sono chiamate a riscattare la prematura uscita dalla Champions League. Se per i citizens di Roberto Mancini la competizione europea non è una novità (lo scorso anno è uscita agli ottavi per mano della Dynamo Kiev), per i red devils si tratta di un debutto. Sul prestigioso palcoscenico della Amsterdam Arena, contro l'Ajax.

Una prima volta in assoluto contro gli olandesi. Una sfida tra titani per la quale Sir Alex Ferguson è intenzionato a schierare la formazione migliore. Anche perché essendo già fuori dalla Fa Cup, che nel prossimo fine settimana celebra gli ottavi di finale, non deve ricorrere al turn-over. "Vogliamo sicuramente cercare di vincere questa coppa – le parole del manager scozzese -. Faremo in modo di presentarci all'altezza perché si tratta pur sempre di calcio europeo. E poi è incredibile che in 55 anni a livello internazionale non abbiamo mai affrontato l'Ajax. Come d'altronde lo United anche l'Ajax ha una lunga storia di grandi calciatori e grande calcio". Una presenza italiana ad Amsterdam, arbitrerà Gianluca Rocchi.

Non ci sarà viceversa Carlos Tevez nella trasferta del City a Oporto. L'argentino, rientrato solo martedì dal buen ritiro argentino dove ha trascorso gli ultimi tre mesi, non è volato con la squadra, restando a Manchester per iniziare la preparazione fisica in vista del suo ritorno in campo. Ma Mancini, per la prima volta dall'inizio dell'anno, può contare sulla rosa al completo, compresi i fratelli Tourè rientrati dalla Coppa d'Africa e Mario Balotelli che ha scontato le quattro giornate di squalifica. Primi in campionato con due punti di vantaggio proprio sullo United, i citizens fanno visita ai campioni in carica che quest'anno allo Estadio Dragoa non hanno mai perso (10 vittorie in 13 incontri ufficiali). Per Mancini l'Europa League non è evidentemente una priorità: fuori da entrambe le coppe nazionali, resta la Premier il traguardo da non mancare. Ma anche il City è già fuori dalla Fa Cup, dunque non sarà costretto a rivoluzionare la formazione contro un club mai affrontato in una gara ufficiale. "Non snobberemo l'Europa League perché quest'anno più che mai vede in corsa squadre di blasone – ha commentato Mancini -. Noi ci stiamo riprendendo dopo qualche difficoltà in gennaio. E soprattutto avrò a disposizione tutti i giocatori. La Premier è il nostro obiettivo principale ma non vogliamo lasciare nulla d'intentato perché solo inseguendo la vittoria in ogni partita si acquisisce la giusta mentalità vincente". Quella che – secondo il tecnico italiano – già possiede il Manchester United, favorito ai suoi occhi nella corsa al titolo. Ma non tutti la pensano così, c'è anzi chi tra i tifosi dei red devils teme l'ascesa dei cugini ricchi. Come un supporter dello United che piuttosto che vendere un terreno al City dello sceicco Mansour, intenzionato ad allargare il suo centro sportivo a Carrington, ha preferito parcellizzarlo per poi metterlo sul mercato ai soli tifosi di Rooney e compagni. Un modo per costringere gli odiati cugini a dover trattare l'acquisto della terra con decine di singoli proprietari. Anche così si misura una rivalità che cresce partita dopo partita.