Europa League. Inter-Qarabag 2-0 e Torino-Copenaghen 1-0

Dopo il 3-0 al Guingamp è arrivato quello alla Dinamo Minsk nella prima trasferta europea della stagione: in attesa del rilancio in campionato e della sfida con l'Inter, la Fiorentina si conferma pronta e vincente in coppa e guida a punteggio pieno il proprio girone. I gol viola portano la firma di Aquilani, che ha sbloccato il risultato al 33' del primo tempo dopo un cross di Pasqual e un'uscita avventata del portiere avversario, e nella ripresa di Ilicic e Bernardeschi, il talento di Carrara che ha così festeggiato nel migliore dei modi la sua prima gara da titolare. Fra l'altro Bernardeschi, schierato in attacco insieme al giocatore sloveno, era già andato a segno in Europa League due settimane fa, al debutto (subentrando a gara in corso) contro i francesi del Guingamp. Il nazionale Under 21, mettendo in mostra tutte le sue doti, si è reso pericoloso già a inizio partita quando in soli sei minuti, col suo sinistro, ha impegnato Ignatovic. La Fiorentina da subito ha preso in mano le redini del match, anche Ilicic ha sfiorato il gol che poi Aquilani ha trovato per la prima volta in questa stagione. Tutto facile? In realtà la manovra continua ma poco veloce dei viola sommata a qualche leggerezza e all'infortunio ai flessori della coscia destra subito da Richards poco prima dell'intervallo (dentro Alonso, per l'ex City ci saranno accertamenti domani a Firenze) hanno favorito qualche fiammata dei bielorussi, andati vicini al pareggio prima con Diomande poi con Voronkov, quest'ultimo neutralizzato provvidenzialmente da Tatarusanu, il portiere nazionale rumeno fin qui impiegato da Montella solo in Europa League. Nell'intervallo il tecnico viola ha lasciato a riposo Aquilani inserendo Pizarro e proprio un errore del cileno ha fatto correre un grossissimo rischio alla propria squadra. Lo scampato pericolo ha come scosso la Fiorentina che, agevolata anche all'inserimento di Lazzari (al debutto stagionale dopo il rientro da due stagioni nell'Udinese) ha chiuso di fatto la partita: l'ex friulano ha dato il via all'azione che ha portato al raddoppio viola siglato da Ilicic e poco dopo lo stesso sloveno ha innescato Bernardeschi per il 3-0 definitivo. Un risultato che avrebbe anche potuto essere più rotondo se il portiere della Dinamo non avesse respinto il colpo di testa di Lazzari. Nel finale sussulto di orgoglio dei bielorussi ma Tatarusanu non si è fatto trovare impreparato.
Foto Ansa

ROMA – Inter-Qarabag 2-0 e Torino-Copenaghen 1-0, nelle partite valide per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League

INTER-QARABAG 2-0, gol: D’Ambrosio 18′ e Icardi 85′

Mazzarri aveva promesso tutta un’altra Inter rispetto a quella della sciagurata della partita contro il Cagliari: cosi’ non e’ stato a dispetto del risultato, 2-0 grazie ai gol di D’Ambrosio e Icardi.

Contro gli esuli del Qarabag, i nerazzurri hanno faticato, si sono persi, hanno lasciato spazio e campo agli avversari ma, nonostante, una prova (l’ennesima) mediocre, sono comunque riusciti a vincere. La squadra di Mazzarri va da sola in testa al girone anche se non brilla. Contro la Fiorentina non sara’ facile se queste sono le premesse.

Mazzarri si prende i fischi di San Siro proprio nel prepartita quando lo speaker annuncia le formazioni, fa turnover e mette Carrizo fra i pali, in avanti Guarin e Icardi. La partita non e’ bella, il Qarabag fa possesso palla, costruisce un paio di occasioni pulite con Reynaldo mentre l’Inter passa in vantaggio al 18′ grazie a un bel destro a giro di D’Ambrosio, deviato da Teli. Guarin sbaglia un gol fatto e Hernanes e’ pericoloso di testa.

Gli azeri non sfigurano, giocano senza paura, con coraggio. Il loro allenatore, Gurban Gurbanov, cerca l’impresa, quella di vincere la loro prima partita nella fase a gironi anche per far parlare della tragedia del loro popolo e di Agdam, la citta’ fantasma dove non possono giocare. E riescono a mettere in difficolta’ l’Inter: al 14′ Reynaldo è a tu per tu con Carrizo ma l’attaccante non trova il tempo giusto per tirare. Ancora lui sfiora il gol prima al 35′ e poi al 43′ e’ protagonista di una azione travolgente, elude la difesa nerazzurra, fa cinquanta metri palla al piede e poi sbaglia l’ultimo tocco.

Finisce il primo tempo e ancora fischi per l’Inter e per Mazzarri. In tribuna, Moratti e Zanetti sembrano preoccupati. E hanno ragione: l’Inter stenta, e’ lenta, il gioco e’ povero, troppi gli errori. Il secondo tempo si apre con un buon salvataggio di Ranocchia su Reynaldo, mentre Sehic para un gran tiro di Icardi. Mazzarri cerca di cambiare rotta e fa entrare Medel per uno scialbo Kuzmanovic, Osvaldo per Guarin, Obi per Hernanes.

Nonostante il turnover e i ritmi bassissimi, il brasiliano – colpito da crampi – e’ costretto a uscire. Anche Icardi si ferma e viene soccorso a bordo campo per la stessa ragione. Stringe i denti e rientra. La partita e’ davvero brutta: l’Inter gioca male, non si vede alcuna trama di gioco, i nerazzurri sono la controfigura di se stessi. Solo D’Ambrosio, Ranocchia, Icardi e Osvaldo arrivano appena alla sufficienza, per tutti gli altri un’altra serata da dimenticare. Il Qarabag – nel secondo tempo – perde fiducia e convinzione. Con un avversario cosi’ bisognava e si doveva vincere con un ampio scarto.

Una prova – come gia’ quella contro il Cagliari – davvero incomprensibile per un’Inter che infila errori su errori. Al 37′ Icardi va vicino al gol ma non trova la porta. Si riscatta a cinque minuti dalla fine, nel momento piu’ nero dell’Inter. Concretizza l’assist di Osvaldo con un tiro a incrociare da posizione defilata e chiude la partita per un provvidenziale 2-0. I ‘cavalieri’ azeri non escono umiliati da San Siro. Inoltre, hanno il merito di aver fatto conoscere la loro storia.

L’Inter continua il percorso in Europa a punteggio pieno ma i segnali non sono positivi: Mazzarri deve trovare ancora la quadra e lavorare molto per non deludere le alte aspettative di Thohir. Domenica sera al Franchi incontreranno una squadra galvanizzata dal 3-0 rifilato alla Dinamo Minsk. Non si puo’ sbagliare, i tifosi non hanno ancora dimenticato il poker del Cagliari e vogliono un risultato positivo e convincente. In caso contrario, per il tecnico nerazzurro e’ pronta la graticola.

TORINO-COPENAGHEN 1-0, gol: Quagliarella 93′ (rigore)

 Il Toro passa all’ultimo assalto: 1-0 sul Copenhagen ed i granata sono primi con il Bruges nel girone di Europa League. Assedio granata ma il gol arriva solo al minuto 93 nonostante la netta superiorità: l’ex ‘bolognese’ Antonsson butta giù in area Quagliarella, pescato da Larrondo. L’attaccante napoletano tira un rigore impeccabile, spiazzando il portiere danese.

Il Toro torna così a segnare dal dischetto dopo gli errori in campionato di Larrondo ed El Kaddouri e incamera tre punti strameritati per il gioco e l’impegno. Resta la difficoltà di segnare della squadra di Ventura.

I granata hanno dominato il Copenaghen, costruito gioco e rischiato pochissimo, ma fino all’ultimissimo tentativo quattro attaccanti – Amauri e Martinez, la coppia scelta da Ventura, Quagliarella-Larrondo, entrati nel secondo tempo – non erano riusciti a rompere il digiuno. Le uniche vere palle-gol erano state di difensori ed attaccanti:

la più clamorosa la traversa di Moretti (22′ pt) con un colpo di testa, sulla sponda di un altro difensore, Glik. Poi erano stati Molinaro e Sanchez Mino ad impensierire Andersen. Il Copenhagen è stato costretto sempre ad arretrare sotto l’incessante spinta dei granata, a difesa del pareggio.

Per i danesi una sola occasione per tempo: un colpo di testa di Cornelius e, brivido più forte per i granata, un sinistro angolato del centrocampista Kacaniklic sbucato da una mischia in area (26’st). “Questa sera abbiamo capito che la frase ‘se vogliamo possiamo è reale – è il commento del tecnico granata – abbiamo giocato, lavorato e pensato da squadra. Se continueremo così, di certo non vinceremo sempre, ma potremo ritagliarci uno spazio importante”.

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