F1, Ferrari supera esame nipponico: Alonso ancora in corsa per il Mondiale

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA

Fernando Alonso crede nel titolo Mondiale

La Ferrari supera l’esame Giappone e l’insidia di un circuito poco congeniale alle sue vetture guardando con fiducia alle chance di Fernando Alonso nel rush finale del campionato, quando mancano ancora tre gare.

Lo spagnolo – che come tutta la scuderia di Maranello ha corso a Suzuka con il lutto per ricordare i quattro alpini uccisi in Afghanistan – con 206 punti insegue il leader del mondiale Mark Webber, a quota 220. L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, fa una visita a sorpresa a Suzuka e, con entusiasmo, si dichiara ”ottimista” sul futuro della Rossa, che ha in Alonso ”un grande”. Dice di aver ”abbracciato” lo spagnolo per trasmettergli ”un po’ di energia positiva”.

”Lui – aggiunge nel paddock, alla sua prima presenza ad un Grand Prix in questo campionato – e’ un grande, non posso che fare il tifo”. Il direttore della gestione sportiva della scuderia, Stefano Domenicali, ha in mente la ‘formula’ per vincere, che combina un successo e due podi: ”Per scaramanzia non lo dico (in merito all’ipotesi di successo, ndr), l’ho in testa e se l’azzecco ve lo diro’ poi”, spiega in conferenza stampa.

Marchionne ha fatto i complimenti, ”era qui per esserci vicino e l’abbiamo molto apprezzato. Tra le varie cose il fatto che ci segua cosi’ da vicino e’ per noi uno stimolo in piu”’, dice Domenicali. Anche Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari, ha ringraziato la squadra, che ”ha fatto il massimo. Sapevamo che in questa gara la Red Bull era praticamente insuperabile, ma noi abbiamo portato a casa il massimo risultato possibile”. Dopo Suzuka ”guardiamo con fiducia al prossimo Gp (in Corea del Sud, ndr): e’ cambiato molto poco se non il fatto che ci sono tre gare alla fine”, rileva ancora Domenicali, secondo cui ”il Mondiale e’ aperto”, includendo anche la McLaren, malgrado il 4/o e 5/o posto di Jenson Button e Lewis Hamilton. Su un percorso considerato poco adatto, le Rosse hanno ”limitato i danni”: Alonso ha avuto una partenza incerta, ma ”e’ rientrato in gruppo giusto alla prima curva, mentre peccato per Felipe Massa”, uscito ai primi giri per incidente. ”Le caratteristiche del primo settore erano fatte per le Red Bull, con curve veloci in appoggio”, continua il direttore della gestione sportiva di Maranello, mentre e’ andata meglio per le Ferrari nel secondo e terzo settore.

”E’ stata una gara dura – ha commentato Alonso – la mia partenza non è stata particolarmente felice e poi sono stato fortunato per il ritiro di Kubica. Sono stato solo per tutta la ara, non avevo pressioni alle spalle, e non era facile avvicinarsi alle Red Bull. Ma lo sapevamo e il terzo posto era l’obiettivo massimo che potevamo raggiungere su questa pista”. Massa, invece, si limita a parlare di ”giornata sfortunata”. Il risultato di Suzuka lascia intatte le chance di Alonso per il titolo piloti (e’ secondo insieme a Vettel con 14 punti in meno di Webber), ma assesta ”un contraccolpo” alla classifica piloti per la mancanza dei punti che avrebbe potuto apportare Massa. La Ferrari e’ staccata di 92 punti dalla Red Bull e di 47 dalla McLaren.

Le Red Bull sono fortissime in qualifica, ”piu’ abbordabili in gara” e ci sono alcune cose da fare per le prossime gare: dal punto di vista tecnico, inevitabilmente, qualche miglioramento da apportare, ”ma le caratteristiche delle vetture sono queste”. Il primo punto e’ di natura psicologica (”la testa”): ”Dipende – spiega Domenicali – da come i piloti affronteranno le difficolta’. Poi c’e’ l’affidabilita’, come si e’ visto oggi e ieri nel caso di Hamilton. Se perdi punti li’, e’ dura. Infine, dobbiamo concentrarci per fare meglio le qualifiche”. Un ulteriore aspetto e’ quello della continuita’: ”Questo e’ l’Alonso che conosciamo e continuera’ a essere cosi’ perche’ ogni gara e’ una finale. Come testa – assicura il dg -, siamo sicuramente i piu’ forti”. Quanto a Massa, ”dobbiamo stargli vicino in un momento difficile, ma e’ totalmente legato alla squadra e combattera’ fino in fondo per il suo bene”.