Germania, rissa in serie minore: calciatore rischia perdere occhio FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2015 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO, GERMANIA – Brutto episodio alla periferia di Berlino: un calciatore aggredito da una trentina di tifosi avversari, ha riportato la frattura di mandibola, naso e cavità oculare. Ne parla La Gazzetta dello Sport in un articolo a firma di Elmar Bergonzini. 

Scene da panico a Wilmersdorf, quartiere di Berlino. Quella fra Berliner SC e Sparta Lichtenberg doveva essere una semplice partita di calcio, si è invece trasformata in una rissa di massa nella quale è spuntata perfino un’arma. Il 28enne Steven Dei-Kwarteng rischia addirittura di perdere l’occhio destro.

Al termine della sfida salvezza fra le due società di sesta serie (2-2 finale), Steven Dei-Kwarteng, attaccante dello Sparta Lichtenberg, ha risposto ai tifosi che, per tutta la partita, gli avevano indirizzato offese razziali. Improvvisamente scoppia il caos. Una trentina di tifosi hanno invaso il campo, scagliandosi contro Steven, dando vita ad una rissa che ha coinvolto una cinquantina di persone. “Uno di questi delinquenti ha perfino tirato fuori un coltello – ha raccontato il tecnico dello Sparta Lichtenberg Dragan Kostic – ma per fortuna i miei ragazzi sono riusciti a bloccarlo”. Nel frattempo però Steven era stato circondato e malmenato, riportando la frattura di mandibola, naso e cavità oculare.

Il 28enne è stato ricoverato d’urgenza. “I dottori hanno detto che rischio di perdere l’occhio. Ho paura dell’operazione”, ha scritto su Facebook. Nel giro di pochi minuti cinque volanti della polizia sono arrivate allo stadio. Tre persone sono state denunciate per lesioni gravi. I dirigenti dello Sparta affermano che fra gli aggressori ci fossero anche alcuni tesserati dei padroni di casa. Michael Wolf, direttore sportivo dei Berliner SC, ha respinto le accuse: “Ci sono foto e filmati. Sta di fatto che anche il comportamento dei tesserati dello Sparta ha fatto sì che la rissa scoppiasse”. Giustificazioni inaccettabili, a margine di un episodio che nulla ha di sportivo.