Juventus-Inter: ci sarà una coreografia su calciopoli ma Conte scaccia i veleni del passato

Pubblicato il 25 Marzo 2012 - 18:09 OLTRE 6 MESI FA

Tifosi Juventus (LaPresse)

TORINO, JUVENTUS STADIUM – ”Straordinaria” e ”senza precedenti”: cosi’ i tifosi organizzati della Juventus definiscono la coreografia che stanno allestendo per la gara di stasera contro l’Inter.

La squadra di Antonio Conte insegue il sogno scudetto, le gerarchie degli ultimi anni si sono completamente ribaltate con gli storici rivali nerazzurri staccati di 15 punti in classifica, cosi’ i sostenitori bianconeri hanno pensato di fare le cose in grande.

Tutto e’ naturalmente top secret, si sa soltanto che verra’ coinvolta anche la tribuna d’onore e che il tema sarà “Calciopoli”.

”Per il derby d’Italia, lo Juventus Stadium raddoppiera’ lo spettacolo, in campo e sugli spalti – assicurano in una nota gli Ultras Curva Sud – La scenografia non avra’ precedenti, lascera’ a bocca aperta, stupefatti”. ”Gli ultras bianconeri – si legge ancora – chiedono pertanto la collaborazione di tutti, anche di chi sarà seduto in tribuna d’onore, affinche’ la coreografia vada in… gol. Tutti protagonisti per continuare il sogno di tutti”.

Nella conferenza stampa della vigilia Conte si e’ espresso sulla coreografia preparata dai tifosi per la semifinale di Coppa Italia di martedi’ con il Milan: ”Mi ha lasciato a bocca aperta – ha detto il tecnico bianconero -. Siamo contenti e orgogliosi di aver fatto ritrovare ai nostri tifosi l’entusiasmo sopito”.

E’ una partita particolare? Per Antonio Conte, no, se ci si riferisce ai duelli tra Juve e Inter fuori dal campo. Si’, se si pensa – come sottolinea il tecnico – che l’avversaria era accreditata come una delle favorite per il titolo, a inizio stagione. E che il Milan – dopo aver battuto la Roma ed essere cosi’ andato , a +7 –  avra’ un calendario ben piu’ facile dei bianconeri: per i quali, quindi, le speranze scudetto potrebbero assottigliarsi.

”Sono tre punti fondamentali per noi – spiega Conte – ma per favore, guardiamo al presente e non al passato: rimanerci legati diventa un peso. Il presente regala gioia ai tifosi e poi non vedo un’Inter cosi’ dimessa, verra’ qui a giocarsi la partita della vita, i suoi giocatori tengono moltissimo a questa sfida”.

”Ho grande rispetto per la squadra e il club – aggiunge il tecnico bianconero -, ancora lo scorso anno ha vinto qualcosa, la Coppa Italia, ed e’ arrivata seconda, cosa che noi non abbiamo fatto, per cui non sono proponibili i paragoni tra loro adesso e noi lo scorso anno. L’Inter e’ piena di campioni che possono inventare la giocata super in qualsiasi momento. Sette undicesimi di questi hanno fatto il ‘triplete’ due anni fa. E’ difficile capire perche’ un gruppo come questo non riesca a primeggiare, nell’anno in corso”.

”E non dovremo pensare nemmeno al Milan – spiega – avevo detto in estate che era la grande favorita e non lo facevo per nascondermi. E’ una superpotenza e ha 30 giocatori, non mi sorprende che Allegri parli di seconda stella, con il potenziale che ha. Noi pero’ dobbiamo solo pensare di dare il massimo per arrivare a quel secondo posto che ci garantirebbe la Champions senza preliminari. Il Milan e’ padrone del proprio destino. Spero che vada avanti in Champions perche’ darebbe lustro al calcio italiano”.

L’insidia puo’ essere anche costituita dalle scorie mentali e fisiche delle fatiche di Coppa Italia: ”In effetti – ammette Conte – vivere vigilie come quella contro il Milan puo’ comportare un dispendio elevato di energie, che mi auguro non ricada su domani. Ma dobbiamo allenarci anche in questo. Intanto siamo arrivati alla finale di Coppa Italia passando per una porta grande cosi’, perche’ il Milan e’ la squadra piu’ titolata al mondo e ci teneva molto. Stankovic dice che noi abbiamo piu’ da perdere? Mi auguro che nessun giocatore pensi una cosa simile dell’avversario, perche’ vorrebbe dire che e’ fuori da tutto. Di sicuro, dopo aver speso energie con il Milan in Coppa Italia, e’ meglio incontrare l’Inter piuttosto che una provinciale”.

”La crescita di mentalita’ passa anche per questo – prosegue Conte – capisco che per molti giocatori che si giocavano per la prima volta l’accesso a una finale, la testa potesse dire: stai attento. Ma noi non possiamo giocare da attendisti e poi ripartire, non ne abbiamo le caratteristiche, il meglio lo diamo quando attacchiamo”.

Il meglio lo potra’ dare anche la difesa (quella che ha subito meno gol in campionato, 16), che recupera pienamente Barzagli, a disposizione dell’allenatore.     Sulla formazione, Conte tiene a sottolineare con orgoglio: ”Non faccio mai scelte politiche, ma solo dettate dal campo e spesso mi espongo agli strali della critica”. Riferimenti non solo a Del Piero, ma anche a Krasic, Elia e qualcun altro.