Juventus, Marotta: “Puntiamo su lo stadio di proprietà”

Pubblicato il 7 Febbraio 2011 - 11:01 OLTRE 6 MESI FA

TORINO- La Juventus, per storia e blasone, ha il dovere di puntare sempre in alto. Ma in questo momento la capacita’ di investire di Inter e Milan fa la differenza. Un gap che i bianconeri sono convinti di colmare con il costruendo stadio di proprieta’, il primo di un club italiano. Se n’e’ detto convinto il direttore generale della Juve, Giuseppe Marotta, ospite di ‘Radio anch’io Sport’.

”Sara’ la casa della Juventus – ha detto il dirigente -, portando sicurezza ed ospitalita’. Un asset fondamentale, in cui abbiamo investito molto e che dara’ i suoi frutti in futuro, permettendo ricavi ora impensabili. Parlo di decine di milioni di euro. E certamente la societa’ dedichera’ una fetta importante di questi introiti ad investimenti sui giocatori”. Un’arma in piu’ a disposizione dal prossimo torneo. In cui la Juventus spera di avere ancora ‘l’arma’ Del Piero: ”La porta per il rinnovo del suo contratto e’ sempre aperta, speriamo di arrivarci quanto prima e continuare con lui. Ci piacerebbe che potesse calcare il prato del nuovo stadio, dove certamente giocheremo dal prossimo campionato”. I risultati recenti descrivono una squadra in ripresa. ”Nell’ultimo periodo – ha spiegato Marotta – siamo stati afflitti da diversi infortuni, abbiamo perso tre attaccanti in sette giorni. Prima venivamo da 18 risultati utili consecutivi. Non eravamo fenomeni allora, non siamo diventati brocchi poi”. L’arrivo di Matri ha senz’altro dato spessore all’attacco: ”E’ uno dei giovani piu’ importanti del vivaio italiano, con Pazzini e qualcun altro. Siamo contenti di aver puntato su di lui. Ha gia’ realizzato 13 reti tra Cagliari e Juve”. Anche il ritorno tra i pali di Gianluigi Buffon ha restituito sicurezza: ”E’ il miglior portiere del mondo, un valore aggiunto per la Juve. Sta riprendendo la forma nel modo migliore dopo sei mesi di stop e sappiamo la professionalita’ che puo’ aggiungere alla squadra”. Ha invece salutato i bianconeri Amauri che, appena prestato al Parma, e’ tornato al gol dopo un anno di digiuno: ”Nel calcio non contano solo gli aspetti tecnico-tattici – e’ la spiegazione di Marotta – ma anche quelli psicologici, evidentemente Amauri in questa fase pretendeva molto di piu’ dalla maglia bianconera. Cosi’ abbiamo deciso che aveva bisogno di cambiare aria temporaneamente.

Ha ritrovato subito il gol e ne siamo contenti, per lui e per il Parma”. Il dirigente ha anche spiegato i mancati arrivi di Di Natale e Borriello: ”Per Toto’ non parlerei di rifiuto. Ha manifestato la volonta’ di chiudere la carriera ad Udine, e questo gli fa onore. Quanto a Borriello, abbiamo mollato la presa quando abbiamo capito che non potevamo averlo dal Milan in prestito”. Domenica prossima si gioca Juventus-Inter. Un appuntamento sul quale pesa l’esposto recapitato alla Federcalcio dalla Juventus per ottenere la revoca dello scudetto 2006, assegnato a tavolino all’Inter.

”E’ tanto che l’abbiamo presentato – ha ricordato Marotta -. Confidiamo nella giustizia sportiva e ci aspettiamo risposte celeri ad un esposto molto dettagliato. Ma siamo anche certi che ci sara’ grande correttezza da parte dei giocatori in campo e, soprattutto, delle tifoserie”.