Antonio Conte dimissioni. Mercato, stress, Mihajlovic: ecco come è andata

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2014 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Conte dimissioni. Mercato, stress, Mihajlovic: ecco come è andata

Antonio Conte dimissioni. Mercato, stress, Mihajlovic: ecco come è andata

ROMA – Le dimissioni di Antonio Conte dalla panchina della Juventus sono state raccontate da tanti come un fulmine a ciel sereno. Come una notizia inattesa. Ma, a leggere negli ultimi due anni di rapporto tra tecnico e proprietà, sono così solo per chi dei fatti di casa Juve poco sa o poco si interessa.

Tra mercato, incomprensioni e stress, infatti, il divorzio di Conte racconta Roberto Perrone sul Corriere, inizia già un anno fa. Prima dello scudetto dei record, dei 102 punti. Inizia con le tossine del calcioscommesse e la squalifica. Scrive Perrone:

Un anno pesante, tecnicamente e umanamente: per sei mesi lo spreco di energie è stato doppio a causa della situazione di Conte, sotto accusa e poi squalificato per omessa denuncia. La vittoria del 2013 è costata sangue, sudore e lacrime a società e tecnico che il giorno dello scudetto (5 maggio 2013) annuncia: «Il futuro? Vediamo. Bisogna essere chiari. Altrimenti la Juve può vincere anche senza di me». Dopo 10 giorni stringe la mano ad Agnelli. «Continuiamo a costruire». Conte resta ma non è sereno. Si lamenta per le cessioni di Matri e Giaccherini e quando comincia l’anno sociale 2013-2014 pensa che sia l’ultimo alla Juve, si guarda intorno.

Tutto sembra rientrare ma poi a maggio dell’anno successivo c’è la battuta del “ristorante a 10 euro”. Agnelli non apprezza ma decide comunque di non rompere. Il problema è che poi arriva il mercato. E là la frattura si fa insanabile. Ancora Perrone:

Conte parte per le vacanze con l’idea di rilassarsi, di staccare. Anche la Juve lo spera. Invece lui non molla, chiama, discute. Si interessa di tutto, anche di comunicazione. «Dobbiamo migliorarla». Chiede due giocatori: Sanchez e Cuadrado. Il primo va all’Arsenal per 42,5 milioni e 7 di stipendio. Improponibile per la Juve. Come Cuadrado. Oltre ai soldi c’è la nota inimicizia della Fiorentina. Nessuna delle alternative lo soddisfa. Alla fine si decide di aspettare il rientro di Conte per discutere della campagna acquisti. Ma questo avviene in coincidenza con la sparizione di Iturbe dai radar bianconeri.

Il resto è la cronaca di questi giorni. Il video, le dimissioni, l’arrivo di Allegri. E lo sconforto dei tifosi della Juve.