Juventus, Lucio: “Gli scudetti? La penso come Agnelli, sono 30”

Pubblicato il 16 Luglio 2012 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA
Lucio (LaPresse)

TORINO – Lucio si presenta alla Juve: “Sugli scudetti ho la stessa idea del nostro presidente Agnelli, sono 30. Adesso mi metterò a disposizione di Conte per adattarmi al suo gioco. L’Inter? La cosa più importante è che ci sia rispetto ed io rispetto i miei ex compagni, ma ora gioco per la Juventus, spero che i nerazzurri mi rimpiangano e che l’Inter abbia sbagliato a farmi partire”.

Nel ritiro della Juventus è il giorno di Lucio, che dopo essersi accordato con i suoi ormai ex dirigenti per la rescissione del contratto, è passato ai rivali della Juve. Il brasiliano non sembra affatto pentito della scelta: “Per la mia carriera è un passo importante, sono in un club con un grande progetto. Ho scelto la Juve perché volevo continuare a giocare ad alto livello. Sono uno che onora sempre la maglia e spero di dare il massimo. La Juventus è tornata ad essere una grande squadra, la nostra mentalità deve essere vincente”.

Lucimar Ferreira da Silva, calcisticamente Lucio, ha giocato nell’Inter per tre anni, dal 2009 al 2012, vincendo un Mondiale per club (2010), una Champions League (2010), uno scudetto (2010) e due Coppe Italia (2010 e 2011).

Se dovesse segnare un gol all’Inter, dove ha giocato per tre stagioni fino allo scorso giugno, Lucio non ha dubbi: “Ora sono un giocatore della Juve e quella sarebbe una situazione normale, esultare non è un problema”. La folla di tifosi che ha atteso il difensore all’uscita della sala stampa a Chatillon sembra aver dimenticato in fretta il suo passato nerazzurro. Per Lucio, sommerso dalle richieste di autografi e foto, il primo contatto diretto con i supporter, eccetto qualche isolata battuta di alcuni supertifosi, è stato un trionfo. Sulla scelta dell’Inter di dare più spazio agli argentini, il brasiliano ha risposto: “E’ una rivalità più che altro politica. Il rapporto con loro è sempre stato buono. Se all’Inter hanno vinto gli argentini, sul campo ha sempre vinto il Brasile”.