Palermo-Siena: Mangia meglio di Sannino

Pubblicato il 2 Ottobre 2011 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA

PALERMO – Nel derby degli allenatori emergenti, e del nuovo che avanza in Serie A, l'ha spuntata l'ultimo arrivato: l'allievo Devis Mangia ha battuto il 'maestro' Giuseppe Sannino. I due, nella passata stagione, lavoravano per il Varese, ma in campionati diversi (la Primavera era di Mangia, la prima squadra del collega).

Oggi, nel Barbera, dove il Palermo ha chiuso per la seconda volta una partita senza subire gol – come non accadeva da epoche immemori – e aggiudicandosi tre punti che pesano una tonnellata, Mangia ha collezionato il terzo successo di fila in casa, dopo quelli su Inter e Cagliari.

Ormai e' ufficiale: lui e il 'suo' Palermo cominciano a fare paura, mentre Zamparini gongola per almeno due motivi. Ha trovato finalmente l'allenatore che (come lui ambisce) cura con dovizia di dettagli la fase difensiva e di non possesso palla; comincia a raccogliere i frutti degli investimenti fatti in estate, quando gli piovevano addosso critiche di ogni genere per avere ceduto Pastore, Sirigu, Cassani, Nocerino. Non quattro qualsiasi. La vittoria del Palermo, che peraltro ha giocato in 10 per oltre mezz'ora (cervellotica espulsione di Balzaretti, dopo un'altrettanto incredibile inversione del fallo di Romeo, in giornata poco felice), e' stata ineccepibile, perche' conquistata con una formidabile forza di carattere, all'insegna della corsa, del pressing alto e in ogni zona del campo. Bastano una ventina di minuti al Palermo per trovare la strada del gol, ma un paio di difensori del Siena sono complici nel lasciare completamente solo in area, e libero di girare di testa, il jolly rosanero Migliaccio. Da quel momento, anziche' accendersi, la squadra toscana evapora (fatta eccezione per una bella combinazione Brienza-Destro, con l'attaccante solo in area, ma incapace di trovare l'impatto con il pallone) e il Palermo, prima del riposo, potrebbe raddoppiare con Hernandez (fuori), ma anche un paio di volte con Miccoli (diagonale rasoterra e punizione che lambiscono il palo). Nell'intervallo, il 'Romario del Salento' resta al palo (indurimento muscolare) e Mangia lancia Zahavi. Ci prova Vitiello (alto), mentre al 21' Hernandez e Zahavi, a turno, divorano il 2-0, quando gia' il Palermo si trova in inferiorita' numerica. L'israeliano, dopo avere servito l'uruguagio (che tira sul serbo Brkic), riprende a porta quasi vuota, ma non trova la forza per indirizzare una stoccata a botta sicura e i toscani si salvano (con la complicita' di un braccio di Terzi). Nel finale il Palermo azzera le velleita' del Siena, conquistandosi un rigore che Hernandez non fallisce. Fallisce invece Romeo che corona la sua giornata poco propizia, prima estraendo un rosso e poi riconservandolo. Era diretto a Rossettini, ma il fallo da rigore lo aveva commesso Vitiello. Al Palermo poco importa: gli interessavano i tre punti che lo mantengono ai vertici della classifica.