Pjanic: “Roma super, ma non chiamatemi piccolo Zidane”

Pubblicato il 9 Settembre 2011 - 15:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 09 SET – ”La Roma ha una squadra super, non vedo punti deboli da nessuna parte. Siamo messi bene in tutti i reparti ed anche in panchina”. A 48 ore dall’avvio del campionato, Miralem Pjanic mette in risalto le qualita’ della nuova Roma di Luis Enrique. Il centrocampista bosniaco, acquistato dal Lione, non sembra avere dubbi sulle potenzialita’ della squadra giallorossa, chiamata a riscattare il difficile avvio di stagione caratterizzato dall’eliminazione in Europa League.

E la Roma non sembra avere dubbi sulla bonta’ dell’operazione, come ammesso dall’amministratore delegato del club, Claudio Fenucci: ”Pjanic e’ un acquisto importante, rappresenta presente e futuro del nostro nuovo progetto tecnico”. ”Ho scelto la Roma perche’ mi ha voluto fortemente – le parole di Pjanic nella conferenza di presentazione a Trigoria -. Si tratta di un’ulteriore sfida nella mia carriera, puo’ rappresentare un salto di qualita’. E poi non si puo’ rifiutare un grande club come la Roma, sono molto soddisfatto ed orgoglioso della mia scelta”.

Soprattutto, e’ convinto che gia’ da quest’anno si potra’ lottare per traguardi importanti: ”Non penso che avere in rosa tanti giovani sia un freno. Sono stati acquistati giovani con esperienza e grandissima qualita’ ed abbiamo gia’ giocatori con grande esperienza, che penso potranno aiutare i giovani ad inserirsi. Credo che sara’ un giusto mix, e la presenza di tanti giovani non sara’ in alcun modo una scusa per la lotta allo scudetto”. Nonostante sia arrivato a Trigoria da appena due giorni, poi, Pjanic ha gia’ avuto modo di apprezzare metodi e lavoro del tecnico spagnolo Luis Enrique: ”Ha un modo di interpretare il calcio molto offensivo, la sua filosofia di gioco mi piace ed e’ anche per questo che ho scelto la Roma. Mi ha fatto un’ottima impressione, sa cosa vuole fare e come vuole fare giocare la propria squadra. Forse ci vorra’ un po’ di tempo per sistemare tutto, ma non credo gli ci vorra’ molto per farsi capire.Non bisogna mettergli troppa pressione addosso, ha tutte le carte in regola per fare bene”.

Le stesse che e’ spera di avere in mano anche il talento bosniaco che, pero’, preferisce evitare paragoni ingombranti: ”Il mio soprannome ‘piccolo Zidane’? E’ sempre speciale quando si parla di Zidane: lui e’ il mio idolo, un giocatore straordinario. Ma ora e’ un po’ presto per fare paragoni: io ho il mio stile in campo, ho acquisito una certa esperienza giocando 4 anni nella Serie A francese e una trentina di partite in Champions. Un paragone con Zidane non lo trovo particolarmente azzeccato”. Piu’ facile parlare di Francesco Totti: ”E’ un giocatore straordinario, ha vinto un Mondiale, cosa non da tutti. Lo rispetto e stimo tantissimo e credo imparero’ molte cose accanto a lui”.

Come per esempio la rivalita’ cittadina con la Lazio: ”I derby? Ne ho giocati diversi e sono sempre particolari, sono partite a parte. Non bisogna perderli, anzi vanno vinti assolutamente. So che c’e’ grande rivalita’ con la Lazio, ma per me la Roma e’ il club piu’ grande e spero riusciremo a vincere entrambe le partite in campionato”.