Sampdoria, Iachini: "Voglio la bolgia sugli spalti"

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 18:12 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Se Giuseppe Iachini avesse potuto, avrebbe liquidato la conferenza stampa nella quale e' stato presentato come nuovo tecnico della Sampdoria con un vecchio slogan: ''lotta dura senza paura''. E stop. Ma le convenienze l'hanno costretto a raccontarsi e a raccontare come intende prendere questa squadra malmessa e dotata di spogliatoio senza cuore per cercare di rispedirla in serie A.

A Iachini le parole non piacciono granche', e lo dice a chiare lettere: ''Zero chiacchiere, voglio fatti e bolgia sugli spalti. La Sampdoria ha nel dna un campionato da protagonista. Da parte mia garantiro' lavoro, serieta', professionalita'.

Usciremo dal campo al termine della partita consapevoli di aver dato tutto. Anzi, di piu'''.

Nessuna promessa per il tecnico perche' ''non sono un tipo che vende fumo, preferisco i fatti alle parole''.

Il modulo? ''Dipende dalla caratteristiche dei singoli giocatori, cercheremo di dare alla squadra un 'abito' che si adatti nel migliore dei modi al gruppo: voglio una squadra che abbia identita', carattere, imprevedibilita' e che abbia una precisa organizzazione di gioco. Per risalire la classifica tutta la squadra e tutti i giocatori devono sentirsi importanti e fare parte di un progetto''.

Il sergente Iachini, che intende usare il pugno di ferro dopo essersi tolto il guanto di velluto, non fa promesse se non quella di spremere il limone finche' ce n'e' e parla di restituire un carattere e una identita' propria a una squadra che ha smarrito entrambe le cose da un bel po' di tempo. Nemmeno Gianluca Atzori, che quanto a carattere ne aveva da vendere, era riuscito a venire a capo di una rosa ipertrofica e a instillare nei giocatori qualcosa che assomigliasse seppur vagamente all' amor proprio.

Infine, Iachini parla dei tifosi che negli ultimi tempi hanno i nervi a fior di pelle. ''Voglio la bolgia in campo. I giocatori devono volare sulle ali del tifo''. Il che tradotto significa: i giocatori devono correre tanto da sputare milza e coratella. Dunque, la Samp compie il suo quarto tentativo in otto mesi di risalire una brutta china. Dopo Di Carlo, Cavasin e Atzori la societa' ha scelto di ricorrere al carattere feroce del tecnico marchigiano dopo aver, si dice, ricevuto un 'no' da Roberto Donadoni: mazza chiodata vince contro raffinatezze calcistiche.