Sampdoria-Werder Brema

Pubblicato il 24 Agosto 2010 - 20:30| Aggiornato il 1 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

Sampdoria-Werder Brema diretta live streaming Champions League. Il Werder Brema, ufficialmente denominato in tedesco SportVerein Werder Bremen, è una società calcistica con sede a Brema, nel nord-ovest della Germania. Attualmente gioca nella Bundesliga.

Il club fu fondato nel 1899 come FV Werder da un gruppo di studenti sedicenni che avevano vinto un sostanzioso premio sportivo. Il nome deriva dalla parola del dialetto tedesco (per la verità poco usata) Werder (“isola del fiume”), con riferimento al campo in cui giocarono per la prima volta i ragazzi e che era situato lungo la riva del fiume.
Il club ottenne fin dalle origini successi, cogliendo importanti vittorie in campionati locali. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1920, il club cambiò il nome in SV Werder Bremen e si interessò anche ad altri sport. Dopo un periodo di competizione limitata al contesto cittadino, negli anni trenta la squadra iniziò a competere nella Gauliga regionale.

Con l’avvento della seconda guerra mondiale e la susseguente sospensione dell’attività sportiva il club rimase inattivo. L’ascesa riprese nel 1961, quando il Werder consolidò la propria seconda posizione nella gerarchia calcistica del nord (dietro l’Amburgo), vincendo per la prima volta la Coppa di Germania.

Nel 1963-1964 nacque la Bundesliga e alla seconda stagione nella categoria, nel 1964-1965, la squadra vinse il titolo. Nel 1967-1968 arrivò seconda in campionato, ma fu quello l’ultimo acuto prima della prima retrocessone in 2.Bundesliga-Nord.

Sotto la guida di Otto Rehhagel il Werder riguadagnò man mano la propria fama. Tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta il Werder arricchì il proprio palmarès. Dopo i secondi posti nel 1983, 1985 e 1986, nel 1987-1988 conseguì la vittoria del campionato e della Supercoppa di Germania, cui si aggiunse la vittoria della coppa nazionale nel 1991 dopo due sconfitte consecutive in finale. Nel 1992 fu la volta del primo successo in campo europeo, la Coppa delle Coppe, vinta in finale contro il Monaco (2-0). Quel Werder poteva contare su un organico valido, in cui spiccavano i centrocampisti Bruno Pezzey e Miroslav Votava e gli attaccanti Manfred Burgsmüller, Frank Neubarth, Rudi Völler e Karl-Heinz Riedle. Nel 1992-1993 i verdi si aggiudicarono nuovamente il titolo tedesco, con una squadra rinnovata e rinforzata dai nuovi acquisti Andreas Herzog e Marco Bode. Nel 1994 il club vinse la sua terza Coppa di Germania.

Rehhagel concluse la sua esperienza a Brema nel giugno 1995 e la sua sostituzione fu travagliata: quattro tecnici, tra cui Felix Magath, non portarono risultati, ma lasciarono la squadra in cattive acque. Nel maggio 1999 fu nominato nuovo allenatore Thomas Schaaf, ex bandiera del Werder, che condusse la squadra alla salvezza e poche settimane alla vittoria della Coppa di Germania. La stagione successiva vide all’opera un Werder migliore in attacco, ma a corto di energie a fine stagione, quando fu nettamente battuto nella finale di coppa dal Bayern Monaco, ma si qualificò comunque in Coppa UEFA perché gli avversari avevano vinto il campionato.

Nelle tre stagioni seguenti il Werder fu in grado di migliorare gradualmente il proprio rendimento, terminando il campionato nella prima metà della graduatoria.

Fu nel 2003-2004 che la squadra di Schaaf tagliò il traguardo più importante, centrando il double campionato-coppa, impresa prima riuscita solo a due altre squadre tedesche. Tra i protagonisti della stagione ci fu l’attaccante brasiliano Aílton, capocannoniere del torneo con 28 gol segnati. Furono decisive rispettivamente le vittorie in casa del Bayern Monaco, con cui il divario definitivo fu di quattro punti, e in finale contro l’Alemannia Aachen.

L’anno dopo si piazzò terzo in Bundesliga, ma venne sconfitto complessivamente per 10-2 dal Lione negli ottavi di finale di Champions League.

Nell’agosto 2006 mise in bacheca la Coppa di Lega tedesca battendo il Bayern Monaco per 2-0 a Lipsia. La prima parte della stagione che cominciò quello stesso mese fu positiva per i verdi di Brema, che si laurearono campioni d’inverno della Bundesliga, ma il titolo fu poi vinto dallo Stoccarda.

Nel maggio 2009, nella decima stagione della gestione Schaaf, il Werder ha giocato la finale di Coppa UEFA a Istanbul, uscendo sconfitto dalla partita contro lo Shakhtar Donetsk per 2-1 dopo i tempi supplementari. In campionato il club si è piazzato decimo, peggior risultato dell’ultimo decennio, ma si è consolato vincendo la Coppa di Germania, prevalendo di misura in finale contro il Bayer Leverkusen.

Nel 2009-2010 la squadra di Schaaf riparte senza Diego (ceduto nella sessione di calciomercato estivo alla Juventus) ma forte degli acquisti di Marko Marin, Marcelo Moreno, Claudio Pizarro (questa volta a titolo definitivo dal Chelsea) e del ritorno a casa di Tim Borowski, parte come una delle favorite per un piazzamento nelle coppe. L’inizio, tuttavia, non è dei migliori (sconfitta 2-3 contro l’Eintracht Frankfurt) e qualche perplessità inizia a affiorare rispetto alle iniziali ambizioni. Tuttavia, forte di un attaccante in un più come Pizarro, il Werder mette a segno una serie impressionante di risultati positivi, che le permettono di lottare stabilmente per il primo posto insieme al Bayer Leverkusen, almeno fino alla 14° Giornata, laddove contro un Wolfsburg modesto, riesce solo a trovare un sofferto pareggio.

Da questa partita inizia il “Periodo Nero” degli Anseatici, che, dopo un altro pareggio contro il 1. FC Koln (0-0) perdono per cinque turni consecutivi contro Schalke 04 (0-2), Amburgo (2-1), di nuovo Eintracht Frankfurt (1-0), Bayern Munchen (2-3) e infine la rocambolesca partita contro il Borussia Moenchengladbach (4-3). Intanto, durante la sessione di calciomercato invernale, i Grun-Weiss acquistano dall’Étoile Sportive du Sahel Aymen Abdennour in prestito e Sandro Wagner dal Duisburg a titolo definitivo, mentre concludono il prestito di Marcelo Moreno, reo di alcune prestazioni veramente sottotono.

I Segni di una Rinascita iniziano a manifestarsi nella partita casalinga contro un Herta Berlino in crisi (2-1); da quel momento il Werder perderà solo una volta contro il Borussia Dortmund, brillando nel gioco e ritornando a canoni di prolificità simili a quelli che l’hanno sempre contraddistinta. Da sottolineare le partite contro Wolsfburg (2-4, risultato dopo una rimonta dal 2-1) e Schalke 04 (0-2). Grazie a questi risultati positvi la squadra di Schaaf ha concluso il torneo al terzo posto, qualificandosi per i preliminari di Champions League.

In Europa League il Werder è riuscito agilmente a passare il girone preliminare. Ai Sedicesimi ha afforntato e battuto gli Olandesi del Twente, ma si è dovuto arrendere al Valencia CF agli ottavi di finali, tuttavia senza mai perdere (1:1 al Mestalla, 4-4 al Weserstadion). In DFB Pokal, è riuscito ad arrivare in finale per il secondo anno consecutivo, ma si è dovuto arrendere al Bayern Munchen (4-0)