Serie A: Roma a forza “B”

Pubblicato il 14 Febbraio 2010 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA

La Roma di Claudio Ranieri si scopre non solamente bella e divertente ma anche cinica e concreta.

Dopo la sofferta vittoria di Firenze, infatti, i giallorossi superano all’Olimpico un ottimo Palermo centrando una vittoria importantissima che li proietta nuovamente al secondo posto.

Il risultato finale, 4-1, è però decisamente troppo severo per i rosanero che soprattutto nel primo tempo sfiorano in più occasioni il gol.

JULIO SERGIO CONSERVA, BRIGHI PUNISCE – I primi 45 minuti, infatti, sono veramente divertenti. Continui ribaltamenti di fronte coi due portieri costantemente impegnati.

Miccoli prova a spaventare Julio Sergio in più occasioni, mentre dall’altra parte il giovane Sirigu dimostra sangue freddo andando a sbrogliare alcune situazioni piuttosto complicate su palla inattiva.

Totti, schierato dal primo minuto, sembra ancora alla ricerca della migliore condizione e così ci pensa Matteo Brighi a spezzare l’equilibrio bucando Sirigu sugli sviluppi di un corner calciato dal capitano giallorosso: destro al volo ma è decisiva l’involontaria deviazione di testa di Bovo che spiazza il proprio portiere.

Il Palermo non ci sta e comincia a caricare a testa bassa ma si trova di fronte un Julio Sergio monumentale che per ben due volte abbassa la saracinesca sulle insidiose conclusioni di Cavani.

L’ultimo brivio del primo tempo lo regalo Miccoli su punizione, ma il suo destro a giro si spegne sul fondo di un respiro.

PIOGGIA DI ERRORI E DI GOL NELLA RIPRESA – Totti resta negli spogliatoi, al suo posto Baptista che impiega appena 8 minuti per ripagare al fiducia di Ranieri.

Bovo spazza maldestramente l’area dopo una sponda aerea di Taddei: la palla arriva a Brighi freddo nel servire un pallone che grida solamente di essere scaraventato in rete alla Bestia brasiliana.

2-0 Roma ma pesa il precedente fallo abbastanza netto di Taddei su Cassani. Miccoli non ci sta e si becca un giallo per proteste.

Il Palermo incarna alla perfezione lo spirito del proprio capitano e si getta in attacco ma gli sforzi dei rosanero vengono ancora una volta vanificati dal solito Matteo Brighi: il centrocampista raccoglie palla al limite dell’area e fredda Sirigu con una conclusione tanto potente quanto precisa (62′).

Delio Rossi inserisce Pastore, e il giovane talento disegna subito calcio: assist di tacco per Kjaer che però – clamorosamente – alza di testa sopra la traversa a due passi da Julio Sergio.

Il palo di Balzaretti al 77′ è solamente l’ultima beffa per il Palermo, che però un minuto dopo si vede recapitare un regalo da Tagliavento: Taddei stende Pastore fuori dall’area giallorossa, ma il direttore di gara indica il dischetto con decisione nonostante le proteste dei padroni di casa.

Dagli undici metri, Miccoli non sbaglia: 3-1. Nel finale Riise, su perfetto assist di Pizarro, cala il sipario sul match scaraventando con potenza il pallone del definitivo 4-1 alle spalle di Sirigu.

La Roma continua a volare e si riporta davanti al Milan (che comunque ha ancora da recuperare la partita con la Fiorentina, ndr) confermando di attraversare un momento di forma straordinaria.

E anche se Ranieri continua a parlare di Inter troppo forte, siamo certi che domenica sera davanti alla tv per il posticipo di Napoli saranno molti i tifosi giallorossi interessati al risultato della corazzata nerazzurra.

Per il Palermo, invece, una lezione troppo severa soprattutto per quello messo in mostra nel primo tempo: Delio Rossi, comunque, dovrà lavorare molto per oliare alcuni meccanismi difensivi che questa sera sono costati piuttosto cari.

Alessandro Brunetti (Eurosport)