Vuelta, vittoria in solitaria di Richard Carapaz, oro a Tokyo, sula Penas Blancas, Evenepoel sempre maglia rossa Vuelta, vittoria in solitaria di Richard Carapaz, oro a Tokyo, sula Penas Blancas, Evenepoel sempre maglia rossa

Vuelta, vittoria in solitaria di Richard Carapaz, oro a Tokyo, sula Penas Blancas, Evenepoel sempre maglia rossa

Vuelta. L’ecuadoreno Richard Carapaz, 29 anni, alfiere Ineos, ha vinto in solitaria ,da scalatore puro, la tappa andalusa di Penas Blancas.

L’oro olimpico di Tokyo è stato tatticamente perfetto.  Per tutto il giorno è rimasto intruppato nei 32 fuggitivi, vigile e sornione, aspettando l’attimo propizio. E a 2 km dalla vetta ha piazzato la sua proverbiale “rasoiata”, con un furore agonistico da cineteca. Kelderman secondo a 9”, Soler terzo a 24”. A seguire: Soler (+24), Polanc (+26”), Brenner (+34”). Primogo degli azzurri Matteo Fabbro, decimo a 3’17”.

CLASSIFICA GENERALE DELLA VUELTA

Sostanzialmente immutata. Evenpoel sempre in maglia rossa. Due sole novità nel top 10: Kelderman sesto (+6’28”), Polanc nono ( +33’09”).

DUE CORSE IN UNA

Dodicesima frazione. Da Salobrena-Penas Blancca.Estepona di 192,7  km con un solo GPM nel finale. È stata una tappa combattuta e inevitabilmente selettiva. Alla partenza non si sono presentati causa Covid l’olandese Boy von Poppel e il colombiano Santiago Buitrago. Ha dato forfait (febbre) anche l’australiano  Callum Scotson.

Via alle 12.32 col solito copione: dal gruppo evadono in quattro. Nel poker due  big: Jay Vine e Carapaz. Con loro Fedorov della Astana e Padun della EF. Stavolta l’evasione dura appena 6 minuti. Subito risucchiati. Poi ci provano Higuita e De Marchi . Ripresi. Non è giornata.

Dopo mezz’ora se ne vanno in 32. Tra loro quattro azzurri: Battistella, Zambanini, Fabbro, Tiberi. A metà gara il vantaggio dei fuggitivi sale a 5 minuti, ai -80 km addirittura è di 6’27”. Due corse in una. Ai  -45 km cade la maglia rossa  Evenepoel. Si rialza quasi subito e rientra in gruppo rapidamente scortato da mezza squadra . AI -45 il vantaggio dei 32 battistrada è abissale:  11’02. A Estepona (20 km all’arrivo  sprint intermedio, ai piedi della (temuta) salita conclusiva. Sprint dominato dagli azzurri Battistella e Tiberi. I due

FINALE ALLA VUELTA

La lunghissima salita inizia ai – 19 km. Pendenza media 6,7%, picchi del 15%. Ai – 15 il vantaggio dei fuggitivi scende a 9’50”. Comincia la bagarre. Ai – 10 il vantaggio e’ sceso a 8’50”. In evidenza Matteo Fabbro. Ultimi 5 km. Si sale a 25 km/h. Non di più. Selezione inevitabile.

Restano in nove al comando ai -2,5. Ma a 2 km dalla linea d’arrivo scatta Carapaz braccato da Kelderman. Fa il vuoto.  E taglia il traguardo in solitaria.

 

 

 

SPOT MOVISTAR:”CORAGGIO LOULOU”e
La potente e signorile squadra spagnola Movistar (nel palmares anche 7 Tour e 4 Giri d’Italia)  ha inondato le tv  con uno spot solidale e affettuoso a beneficio del campione del mondo Alaphilippe, alfiere della Quick-Step (squadra1 belga) perseguitato dalla sfortuna. Alla Liegi era finito; in una scarpata (costole rotte, addio al Tour); alla Vuelta è stato costretto al ritiro per una banale caduta ; al Tour De Wallonie è stato colpito dal Covid. Stagione maledetta. A rischio il Mondiale. Stavolta almeno sono state escluse fratture. Coraggio Julian.

 

 

TAPPA N. 13 (venerdì 2 SETTEMBRE 202
Prima del weekend c’è questa tappa di transizione di 171 km. Nemmeno un metro di pianura ed un dislivello di 1703 metri. Partenza da Ronda, provincia di Malaga (Andalusia) e arrivo a Montilla, 49 km da Cordova. Siamo ai piedi della Sierra Morena, un sistema montuoso celebrato nel Don Chisciotte della Mancia, capolavoro della letteratura mondialea. Gli organizzatori hanno pensato anche a questo. Poi due tappe per scalatori prima del terzo riposo Vuelta (lunedì 5  settembre). E ,dopo il riposo, le ultime 6 tappe e gran finale a Madrid, domenica 11 settembre.

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