Presidente della Repubblica: i 224 franchi tiratori che hanno impallinato Marini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Aprile 2013 - 17:28| Aggiornato il 24 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Franco Marini doveva prendere 745 voti, ma ne ha incassati solo 521: mancano 224 voti all’appello. Sono i “franchi tiratori” che hanno impallinato la candidatura a presidente della Repubblica di Marini. Sulla carta l’ex segretario della Cisl poteva contare sui voti del centrosinistra esclusi i 45 di Sel e i circa 50 “renziani”, più tutti i “montiani” (69) e il centrodestra compatto, compresa Lega e Fratelli d’Italia (269 voti). Rodotà, dal canto suo, sulla carta avrebbe dovuto prendere 208 voti: non ha dilagato, ma ne ha presi 32 in più, per un totale di 240.

La prima votazione invece ha visto, oltre i 240 voti finiti a Rodotà, 41 preferenze “renziane” per Sergio Chiamparino, 14 – destinati a crescere – per Romano Prodi, 13 per Emma Bonino, 12 per Massimo D’Alema, 10 ad Anna Finocchiaro, 2 a “Franco Marino”, 2 ad Anna Maria Cancellieri. Quindi la bellezza di 104 schede bianche e 15 nulle. Tra le quali si nascondono i situazionismi da voto segreto: Valeria Marini, Veronica Lario, e poi Raffaello Mascetti, ovvero il conte di Amici Miei.