La strana coppia Telese-Porro a “In Onda”. Costamagna via (con veleno)

Pubblicato il 18 Settembre 2011 - 15:25 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Forse litigheremo spesso, con quel fottuto liberale berlusconiano di Nicola. Ma sara’ un duello leale, un bel litigare”. Luca Telese e Nicola Porro sono la nuova coppia di conduttori di ‘In Onda’ alle 20.30 su La7 il programma di approfondimento politico del week end.

Va via quindi, con veleno, Luisella Costamagna che si è sentita messa da parte da Telese. In realtà le sarebbe stato proposto un altro programma dalla rete ma non sa se accettare. Il rapporto con il giornalista del Fatto non era proprio tutto rose e fiori. Lei infatti di Telese dice che il lato “umano non è il suo forte”.

Porro, vicedirettore del quotidiano Il Giornale, al suo debutto in qualita’ di conduttore tv in una dichiarazione all’ANSA confessa: ”Essere ospite di una trasmissione tv non e’ la stessa cosa che condurla. Quando mi e’ stato chiesto di passare dall’altra parte del tavolo ho pensato che fosse una sfida da non perdere”. E fa notare: ”il punto di vista che i talk show tendono a dare e’ solo quello della contrapposizione. Per il 90% delle volte basata solo sull’appartenenza ad un club. La nostra presunzione e’ quella di rompere questo schema di gioco mettendo in onda le idee, le opinioni meno ortodosse convinti come siamo che l’attuale equilibrio non possa reggere ancora a lungo. ‘In Onda’ la contrapposizione ce l’ha gia’, quella fortissima e ideale tra Telese e me”.

Telese ribatte, il contenuto di decine di messaggi lui indirizzati: ”Ho visto che ‘In Onda’ sara’ condotto anche da Nicola Porro. La informo che non guardero’ piu’ il programma”. Ma rileva Telese ”dietro l’anonimato di internet, invece, proliferano i piccoli integralismi, le invettive apocalittiche, i veti e gli ultimatum”. Telese rilancia: ”siccome molti di questi che scrivono mi esortano e mi incoraggiano ad una imprecisata resistenza, vorrei per una volta deluderli. Sono molto contento di confrontarmi con uno che ha un’idea diversa dalla mia. Penso – aggiunge – che uscire dalla logica del conduttore guru e dei programmi embedded, sia un modo per uscire dallo schema asfittico che ha occupato il giornalismo televisivi in questi anni, ognuno con i suoi dogmi e con il proprio coro di eroi greci”.