Viaggio alla scoperta dei castelli del riminese

di Marco Torri di guidopolis.com
Pubblicato il 4 Aprile 2016 - 10:43 OLTRE 6 MESI FA

Di Marco Torri di guidopolis.com

Possiamo divertirci a Rimini senza prenotare una vacanza che non sia la classica spiaggia e brandina?

Assolutamente sì. L’entroterra della provincia di Rimini è ancora un territorio tutto da esplorare, soprattutto per coloro che amano le passeggiate o il trekking fuori porta lontano dal caos della città ma non vogliono rinunciare nè all’aspetto culturale di una vacanza nè a quello gastronomico.

Immaginando un percorso ideale che parta proprio da Rimini scegliamo di uscire da Porta Montanara, antico ingresso alla colonia di Ariminum e che si pone proprio sull’antico Cardo ovvero la via dei commerci verso l’entroterra, conosciuta anche come Via Aretina. Rimini infatti già era collegata in passato proprio con Arezzo in Toscana.

Percorrendo la via Marecchiese in auto i primi due castelli che incontriamo si trovano ai lati dell’alveo naturale del fiume Marecchia, quasi fossero i cardini di una grande porta che si apre sulla verde Valmarecchia. Il castello di Montebello, reso celebre anche dal mito di Azzurrina, è un piccolo gioiello architettonico sull’alto di una rupe a 436 metri slm che domina la valle. L’aspetto attuale lo si deve alla famiglia Malatesta, ed oggi è ancora proprietà dei conti Guidi. Sul versante opposto ecco invece il castello di Verucchio, luogo da cui partì la storia della famiglia Malatesta con Mastin Vecchio detto anche il centenario. Da entrambe le terrazze dei castelli lo spettacolo della Riviera, soprattutto di sera, è impagabile e magari sorseggiando anche un buon calice di vino Sangiovese.

Risalendo idealmente il fiume, non molto distante si trova la fortezza di San Leo vero e proprio gioiello architettonico a lungo conteso tra la famiglia dei Malatesta e Federico da Montefeltro, duca di Urbino. Attraversato il borgo dell’antica Mons Feretrius saliremo a piedi fino alla fortezza oppure possiamo prendere la navetta a disposizione dei turisti. Potrete visitare il grande complesso adeguato alle necessità difensive di fine Quattrocento da Francesco di Giorgio Martini per volere dello stesso Duca di Urbino, Federico. Il forte, reso celebre anche dalla figura emblematica del conte di Cagliostro, si presta come luogo ideale per comprendere la bellezza dell’entroterra riminese fatto di boschi, campi e piccole rupi incastellate.

Non è finita qui. Percorrendo ancora la via Marecchiese non mancate di visitare il piccolo incastellamento di Petrella Guidi, un piccolo scrigno che oggi tra le case del suo piccolo borgo ospita case vacanze per turisti da favola. Infine, per completare la sponda destra del Marecchia ecco Rocca Fregoso, il bel castello al centro del paese di Sant’Agata Feltria, luogo reso celebre dalla fiera internazionale del tartufo bianco ad ogni ottobre. Passando sull’altra sponda del fiume non perdetevi una piccolo sosta a Pennabilli. Il castello ormai è scomparso ma il borgo ed il territorio merita una visita, prima di tutto per la vicina presenza del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello e poi per i tanti piccoli ‘segni’ lasciati dal poeta Tonino Guerra, sceneggiatore e caro amico di Federico Fellini.

Se si decidesse invece di scoprire la Valle del Conca anche qui i castelli o i borghi fortificati non mancano. Partiamo da Montefiore, grande Rocca Malatestiana visibile a chilometri di distanza data la sua forma simile ad un enorme blocco cubico. Il paesaggio qui si fa decisamente più gentile meno boschivo, ma il fascino di questi luoghi è intatto.

Risalendo così la direttrice stradale che attraversa la Valle si arriva a Mondaino, grazioso centro incastellato dove ogni anno di celebra il famoso Palio del Daino, tra figuranti in vestiti medievali e rinascimentali, esposizioni di artigianato e migliaia di turisti che prendono d’assalto questo luogo in estate.

Non è da meno infine il Castello di Montegridolfo, a pochi minuti da Mondaino, piccolo ma finemente ristrutturato. Il luogo adatto per le coppie in cerca di tranquillità grazie alla presenza di un hotel proprio dentro il borgo fortificato.