Viaggio Argentina, itinerario Patagonia: Terra del Fuoco

di Rachele Cervaro
Pubblicato il 27 Ottobre 2015 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quando ascoltiamo le parole terra e fuoco, la nostra mente viaggia lontano, viaggia oltreoceano ed inevitabilmente pensiamo al Sud America, a quel luogo che fu scoperto ed attraversato da Magellano, il primo europeo che navigò nell’Oceano Pacifico, e che oggi porta il suo nome, lo stretto di Magellano, appunto.

L’origine del nome Terra del Fuoco fu dato in passato dai marinai europei che passando davanti alle sue coste, vedevano ii fuochi accesi dagli indigeni per riscaldarsi.

La terra del fuoco è una provincia della Patagonia Argentina. Ushuaia, la capitale della Terra del Fuoco, è la città più meridionale del mondo, anche se l’insediamento più meridionale del mondo è Porto Williams in Cile. Se parlerete con un cileno vi dirà che la città più australe del mondo è appunto Porto Williams mentre un Argentino vi dirà che è Ushuaia, insomma una disputa infinita.

Trovandosi a poco più di mille chilometri dall’Antartico, immaginiamo che faccia un freddo polare invece il clima della regione è abbastanza mitigato dal mare e non è cosi freddo come si possa pensare. Ciò non toglie che il periodo piú adatto per visitare questa meravigliosa regione siano i mesi estivi di gennaio e febbraio.

Ushuaia dista meno di 15 chilometri da uno dei luoghi più belli della Patagonia, il Parco Nazionale della Terra del Fuoco, un’area incontaminata con dei paesaggi mozzafiato e molto variegati; davvero imperdibili. La sua particolarità è che da un lato, si estende lungo la costa del fiume Beagle mentre dall’altro il paesaggio si apre su montagne innevate, ghiacciai, foreste e laghi alcuni più piccoli altri più grandi. Il parco è una zona molto vasta, per visitarlo bene l’ideale è muoversi in macchina sennò si rischia di camminare molto e vederne solo una piccola parte. E’ possibile anche visitarlo in bus e mini bus, ma cosí facendo si perde un po’ di libertà. Consigliamo visitare il Parco seguendo i sentieri segnalati, cosi si è sicuri di non tralasciare nulla.

Le cose che assolutamente non si possono perdere sono: il lago Roca, il Lago Negra, la costa del canale Beagle, osservare le bellissime acque dei fiumi, le acqua calme degli stagni e cercare di vedere qualche animale nei boschi. Nel Parco della Terra del Fuoco si assiste ad un fenomeno naturale unico, in parte dovuto al coinvolgimento umano, la presenza di Castori canadesi,  introdotti dai conquistatori per sviluppare l’industria delle pellicce che si rivelò poi un fallimento. I castori non sono facili da vedere ma le le dighe che costruiscono con il legno e, che  modificano i corsi d’acqua del parco, sono ben visibili.

La presenza del castoro ha profondamente trasformato la fauna selvatica del parco. Nonostante i castori il parco continua ad essere ricco di fauna. Si incontrano lupi e lontre, volpi, conigli ed oche selvatiche, oltre a numerose altre specie di uccelli come il picchio, il condor, l’albatros e molti altri che sicuramente vedrete durante la permanenza nel parco.

Se volete saperne di più su cosa fare in questa meravigliosa terra, sulla sua capitale Ushuaia e sul Parco Nazionale della Terra del Fuoco, è possibile leggere l’articolo “Patagonia Argentina | Ushuaia alla fine del mondo“.