Berlusconi: “Napolitano aveva il dovere morale di concedermi la grazia” (video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2014 - 17:41| Aggiornato il 29 Aprile 2014 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Napolitano aveva il dovere morale di concedermi la grazia

Berlusconi: “Napolitano aveva il dovere morale di concedermi la grazia

ROMA – Silvio Berlusconi voleva la grazia. E la voleva senza richiesta formale perché “Giorgio Napolitano aveva il dovere morale” di concedergliela. L’ex premier lo dice durante la registrazione dell’intervista che sarà trasmessa nella serata di lunedì a Piazzapulita.

Spiega Berlusconi:

“Avevo chiesto al Capo dello Stato la grazia senza presentare richiesta formale e dicendo ‘Lei ha il dovere morale di assegnarmi la grazia motu proprio’ perché la Costituzione la assegna come un potere monarchico”

Nell’intervista Berlusconi torna a criticare la sentenza Mediaset, quella di condanna per frode fiscale:

“E’ una sentenza non solo mostruosa, ma anche ridicola, vedrà come tutto questo” fra non molto “verrà a galla”.

Sui servizi sociali, conseguenza diretta della condanna, l’ex premier dice che non sono un’umiliazione ma che saranno un boomerang:

“Sono assolutamente sereno perché sono sicuro che questa cosa sarà un boomerang per chi l’ha voluto. E’ “ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali”.

A Cesano Boscone, dove assisterà gli anziani, Berlusconi ha intenzione di trascorrere più tempo di quanto imposto dalla condanna:

“E’ una cosa assolutamente piacevole che non rappresenta nessun sacrificio, probabilmente finirò per stare li tutto il giorno”

Una battuta anche su Renzi, che Berlusconi avrebbe “preso in Forza Italia” perché “non è comunista:

 Io non lo considero davvero un avversario fino in fondo, Renzi lo avrei preso nel mio partito, potrebbe stare in Forza Italia” perché, tra l’altro, “non è comunista”. Ora,però, “è nel Pd e, quindi, è influenzato dal Pd”.

Su Marcello Dell’Utri, al momento in Libano dopo una condanna in Appello per concorso esterno in associazione mafiosa, da Berlusconi arriva una difesa incondizionata:

 “è una persona perbenissimo, torturato da 20 anni da accusa assurda, che deriva da reato che non è previsto da codici ma è un’invenzione, concorso esterno in associazione mafiosa”. Lo afferma Silvio Berlusconi, intervistato da Piazzapulita. “Non sapevo” fosse in Libano, “è stata una sorpresa”, aggiunge il Cavaliere.