Il video delle scuse di Tatiana Tramacere: "Ho sbagliato nel peggiore dei modi, ma non scagliatevi così contro una ragazza" (foto da video) - Blitz quotidiano
La vicenda di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò scomparsa per dieci giorni, ha tenuto con il fiato sospeso l’intero Paese. In un video diffuso dopo il ritrovamento, la giovane ha spiegato le ragioni del suo gesto: “Non ho fatto tutto questo per una bravata, una sciocchezza o una luna di miele, come dicono molti. L’ho fatto per qualcosa che mi porto dentro da anni e che temo di sapere e di affrontare”.
Durante il periodo di assenza, Tatiana si trovava nella casa dell’amico Dragos-Ioan Gheormescu, che l’ha protetta e sostenuta, mantenendo il segreto fino al momento in cui le forze dell’ordine l’hanno rintracciata.
Le scuse e il racconto della fragilità
Dopo essere riapparsa, la 27enne ha rilasciato prima un’intervista alla trasmissione Chi l’ha visto? e successivamente un video diretto ai giornalisti, in cui ha cercato di chiarire il suo stato d’animo: “Posso capire che il mio comportamento abbia allarmato tutti – ha detto –. Io ho sbagliato, ma questo non è un motivo valido per scagliarsi contro una ragazza”.
Ha parlato di un problema di salute con cui convivrebbe da almeno due anni, come confermato anche ai carabinieri. Nel suo messaggio ha aggiunto: “Non sono qui per giustificarmi – ha continuato la 27enne – ma per chiedere scusa a tutti. Spero però non resti solo il mio errore, ma anche il fatto che sono un essere umano, una ragazza fragile, con le sue paure e i problemi che non ha saputo affrontare nel migliore dei modi”.
La posizione della famiglia e il messaggio finale
Mentre la storia continua a fare il giro dei media, i genitori della giovane hanno comunicato di non voler denunciare l’amico che ha ospitato Tatiana, ritenendo che avesse semplicemente risposto a una sua richiesta di aiuto. Nel suo video, la ragazza ha dichiarato: “Io vorrei chiedere scusa alla città, alle forze dell’ordine e ai giornalisti per il casino creato inconsapevolmente”, aggiungendo un ringraziamento a chi le è stato vicino: “Vorrei ringraziare tutti quelli che conosco e anche quelli che non ho mai incontrato, insieme a carabinieri e media, per aver raccontato la mia storia”.
Ha concluso con una riflessione più ampia: “Credo che tutti nella vita attraversiamo momenti bui – ha continuato la 27enne – nei quali non riusciamo a riconoscere noi stessi e affrontiamo paure. Credo però che questo non sia un campo di battaglia e che non siamo tutti giudici o avvocati. Si sbaglia, io l’ho fatto nel peggiore dei modi e non ci sono giustificazioni, ma questo non è un motivo per scagliarsi contro una ragazza. Non sto cercando di difendermi, né cerco assoluzione”.
