Indignati in tutto il mondo: il video-manifesto della protesta

Pubblicato il 14 Ottobre 2011 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 14 OTT – Il countdown è iniziato e rimbalza sul web a ritmi via via più sostenuti, dagli Stati Uniti all’India, dalla Spagna all’Italia. Domani, in tutto il mondo, sarà la giornata degli indignati, il movimento che, partendo da Madrid è dilagato in una manciata di mesi nei 5 continenti chiamando a raccolta per il 15 ottobre studenti, precari, disoccupati, pensionati. Tutti, ”uniti per un cambiamento globale”, come recita il titolo del sito internet del movimento internazionale.

Ed è proprio il web il filo rosso che unisce questi ‘indignados’ planetari, abilissimi a diffondere la voce attraverso la rete, i social network, twitter. Il sito ‘United for a global change’ ha una pagina Facebook con più di 18mila iscritti.

Il video-slogan del movimento, della durata di poco più di un minuto, è tra i più cliccati su Youtube e negli ultimi giorni ha fatto il giro del mondo. La clip inizia con una grande sveglia che suona per le principali citta’ del pianeta, alterna le immagini dei ‘grandi’ della Terra a quelle delle proteste organizzate negli ultimi mesi in Grecia, Spagna, Nordafrica.

”La situazione è intollerabile, il sistema è corrotto, l’indignazione globale”, indicano le scritte che si sovrappongono sulle immagini, al ritmo delle percussioni. Quindi, l’appello conclusivo: ”E’ tempo di unirsi, è tempo che loro ci ascoltino, gente del mondo ribellatevi”.

E ‘loro’, scrivono gli organizzatori sulla prima pagina del sito, sono ”i politici e le élite della finanza” che ”non ci rappresentano: devono sapere che siamo noi a decidere per il nostro futuro”, per una ”vera democrazia”.

Il richiamo degli ‘indignados’ parte da lontano, dall’ adunata di Puerta del Sol del 15 maggio. Ma, fin dal primo esordio, i manifestanti iberici avevano programmato una convocazione europea. Presto però la voce si è sparsa al di là degli oceani.

Domani gli indignati scenderanno in 951 città di 82 Paesi diversi. Sfileranno ”pacificamente” a Madrid, Roma, Londra, Mumbai, Belgrado, Rabat riempiendo le piazze simbolo del potere dei quattro angoli del globo. A New York, gli ‘indignants’ di Wall Street hanno già da giorni occupato Zuccotti Park.

Su Twitter, da tutto il mondo arrivano ringraziamenti, appelli dell’ultim’ora, aggiornamenti. E si legge come nell’arcipelago di Kiribati, in pieno Oceano Pacifico, le manifestazioni siano già cominciate. Il resto del mondo dovrà aspettare ancora una manciata di ore.