Luca Zaia continua a dire che non si può introdurre l’obbligo vaccinale in Italia. Durante l’ultima puntata di Che tempo che fa, il governatore del Veneto ha provocatoriamente detto che non si possono costringere le persone con le manette.
Una posizione già espressa più volte negli ultimi tempi, quando il dibattito si era spostato sulla posizione delle Regioni in merito alla campagna per il vaccino anti Covid. Zaia ha sempre detto di dubitare che l’obbligo fosse possibile, proprio da un punto di vista giuridico. Respingendo l’idea di poter fare come l’Austria.
Il problema è che chi non vuole vaccinarsi non si lascerà convincere, visto che non sono bastati quasi due anni di pandemia per rendersi conto delle possibili soluzioni.
Zaia, l’obbligo vaccinale e le manette
“Si fa tanto parlare dell’obbligo vaccinale. Ma io vorrei che qualcuno mi spiegasse per filo e per segno (sono un amministratore, le cose poi devo applicarle) come si fa concretamente: con l’accompagnamento coatto ? Con l’ammanettamento, l’arresto per la vaccinazione ? Qualcuno lo dica”. Questa la provocazione lanciata dal governatore del Veneto, Luca Zaia, durante la trasmissione di Rai3 Che tempo che fa.
Zaia e i dubbi sull’obbligo vaccinale
“Abbiamo già 11 vaccini obbligatori per i bimbi, però quest’obbligo non è praticato fino in fondo, c’è ancora una parte di noni vaccinati. In generale nessuna campagna vaccinale arriva al 100%”.
Sulla validità dell’immunizzazione, Zaia ha sottolineato: “E’ innegabile che il vaccino, rispetto ad un anno fa, ha creato un grande muro alla diffusione del contagio, e contro quelle evidenze cliniche che poi portano in ospedale. Ma è vero che se non andiamo a dialogare e ad intaccare quella parte di cittadini che ancora non ha deciso di vaccinarsi rischiamo di perdere la partita”.