Schettino come Sollecito: affiderà le sue verità a un editore negli Usa

Pubblicato il 19 Marzo 2012 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Schettino (Foto LaPresse)

ROMA – Francesco Schettino scriverà un libro sul naufragio della Costa Concordia del 13 gennaio scorso e affiderà le sue verità ad un editore negli Stati Uniti. Il comandante della Concordia vuole raccontare la sua verità sulla notte del naufragio che è costato la vita a 32 persone all’isola del Giglio. Il memoriale sarà basato sulle dichiarazioni di Schettino al Gip il 17 gennaio scorso, durante l’udienza di convalida del fermo. Nel memoriale il comandante parlerà della telefonata con il comandante della capitaneria di porto Gregorio De Falco, del presunto abbandono della nave di cui è accusato e del rapporto con la moldava Dominica Cemortan.

A pubblicare il libro sarà un editore degli Stati Uniti, così come per Raffaele Sollecito, assolto per l’omicidio di Meredit Kercher a Perugia insieme alla ex fidanzata americana Amanda Knox. La scelta di Schettino per un editore straniero sembra essere arrivata a causa della sua avversione nei confronti della stampa italiana, di cui si è ritenuto bersaglio dopo il naufragio per le accuse che ha definito “violente e pretestuose”. La pubblicazione avverrà solo a processo finito, ma probabilmente Schettino si avvarrà del suo memoriale per la difesa nel tribunale di Grosseto.

Schettino come Sollecito dunque sceglie di “migrare” lontano dalla terra natia per raccontare le sue verità. La colpa di tale fuga alla ricerca di un editore è dettata dalla necessità di trovare qualcuno disposto ad ascoltare senza giudicare. Nel caso di Schettino e di Sollecito il processo mediatico li ha condannati ben prima della condanna di un aula di Tribunale. Sollecito, benché assolto, per molti rimane ormai segnato dall’accusa di aver ucciso la studentessa inglese. Schettino, invece, accusato di abbandono di nave, sembrerebbe già condannato. La loro speranza dunque è trovare negli Stati Uniti qualcuno che ascolti le loro verità, senza ritenerle a priori delle costruite bugie.