Superbatteri uccideranno più del cancro: moriremo di malaria, tubercolosi, infezioni…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2014 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA
Superbatteri resistono a farmaci: si morirà di malaria, tubercolosi e infezioni

Superbatteri resistono a farmaci: si morirà di malaria, tubercolosi e infezioni

ROMA – I superbatteri uccideranno più del cancro. Entro il 2050 i morti per infezioni resistenti ai farmaci, come malaria e tubercolosi, saranno 10 milioni nel mondo contro gli 8,2 milioni del cancro. Questo lo scenario presentato da Jim O’Neil, economista inglese incaricato dal governo di Londra per scrivere un report. Il numero di morti per infezioni non più curabili con gli antibiotici è destinato ad aumentare. E ogni anno solo tra Europa e Stati Uniti sono 50mila i morti per infezioni che non possono essere curate dagli antibiotici.

Il Corriere della Sera riporta le ricerche di O’Neil, che spiega:

“«Il Prodotto interno lordo annuale del Regno Unito ammonta a 3.000 miliardi, quindi i costi ammontano a circa 35 anni di Pil britannico». La riduzione della popolazione e l’impatto sulla salute ridurrà la produzione mondiale tra il 2 e il 3,5 per cento”.

E l’impatto della resistenza dei farmaci sarà alto e più sentito in paesi come la Russia, il Brasile e l’India, dove un’infezione resistente ha ucciso già 58mila neonati:

“«In Nigeria nel 2050 più di un decesso su quattro sarà attribuibile a infezioni resistenti ai farmaci, mentre l’India andrà incontro a due milioni di vittime ogni anno a causa di questo problema»”.

Gli antibiotici d’altronde sono farmaci fondamentali per prevenire le infezioni, spiega il Corriere:

“Parti cesarei, chemioterapia, trapianti sono alcuni dei trattamenti medici in cui è fondamentale avere a disposizione antibiotici per prevenire le infezioni. Senza farmaci efficaci questo genere di interventi diventerebbero molto più rischiosi e in alcuni casi impossibili da portare a termine. Per scongiurare questa crisi ormai incombente va cambiato il modo in cui si utilizzano gli antibiotici , per ridurne l’aumento della resistenza, e va dato un nuovo impulso allo sviluppo di nuovi farmaci.

Per molti scienziati la resistenza ai farmaci è un gravissimo problema a breve termine, più di quando sia il cambiamento climatico. Jeremy Farrar, direttore della Fondazione Scientifica Wellcome Trust ha dichiarato: «Mettendo in evidenza gli enormi costi finanziari e umani che porterà la resistenza ai farmaci , questa ricerca sottolinea che non si tratta solo di un problema medico ma anche di tipo sociale ed economico»”.