Afghanistan: Obama sta valutando varie opzioni invece di inviare altre truppe

Pubblicato il 23 Settembre 2009 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta valutando alternative ad un ulteriore aumento di truppe in Afghanistan, incluso un piano del vice-presidente Joe Biden che prevede il ritiro di parte delle truppe Usa dall’Iraq per concentrare gli sforzi nella lotta contro Al Qaeda in Afghanistan e Pakistan, secondo quanto riferisce il New York Times.

Le opzioni all’esame dell’amministrazione rappresentano un totale capovolgimento della strategia annunciata da Obama sei mesi fa, mentre sono in corso due indagini dei servizi segreti per valutare nuovamente la situazione sia in Afghanistan che in Pakistan. Obama sta ripensando il da farsi nei due Paesi a causa del deterioramento dello stato di cose sul terreno, dell’ancora insoluta questione del risultato delle elezioni in Afghanistan e del pessimistico rapporto inviato alla Casa Bianca dal nuovo comandante in capo in Afghanistan, generale Stanley McChrystal. L’alto ufficiale ha detto che senza rinforzi gli Stati Uniti rischiano di perdere la guerra.

Nel valutare altre opzioni oltre a quella di inviare un maggior numero di soldati, Obama cerca anche – scrive il Nyt – di assicurare ai progressisti nel suo partito che non si sta lanciando in una ulteriore espansione della guerra. E’ probabile che il presidente in ultima analisi propenderà per la soluzione auspicata da McChrystal, ma il riesame in corso della situazione indica che egli è preoccupato da iniziative che invischierebbero ancora di più gli Stati Uniti in un conflitto che dura da otto anni e che non sta andando bene.

Sebbene Obama abbia detto che la stabilità dell’Afghanistan è di centrale importanza per gli Stati Uniti, alcuni suoi consiglieri affermano che il presidente ha anche paura di rimanere impantanato in un difficile conflitto in cui le forze Usa e dei loro alleati non riescono a sconfiggere i talebani.

Il Capo della Casa Bianca ha incontrato giorni fa i suoi principali consiglieri, tra cui Biden, il ministro della difesa Robert Gates, il segretario di stato Hillary Clinton, il consigliere per la sicurezza nazionale, James Jones, e il capo degli stati maggiori riuniti, ammiraglio Mike Mullen. Ma durante la riunione non è stato raggiunto alcun accordo e quindi se ne svolgeranno altre. Il fallimento della riunione, ha detto un funzionario della Casa Bianca, è stato dovuto alla presenza ”di troppi pareri contrastanti”.