Crisi/ Fini, dati confortanti ma non lasciamoci andare a facili ottimismi

Pubblicato il 16 Giugno 2009 - 12:00 OLTRE 6 MESI FA

Se Ocse e Istat hanno di recente fornito «dati incoraggianti» sulla crisi in Italia, è bene non indulgere a un pericoloso ottimismo. A sottolinearlo è stato Gianfranco Fini, nel suo intervento alla relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, alla Sala della Lupa di Montecitorio.

«Si tratta indubbiamente, se confermati, di segnali confortanti, ma indulgere a facili ottimismi sarebbe incauto e pericoloso», ha spiegato Fini. Non solo «lo scenario complessivo rimane condizionato da forti elementi di incertezza», ma per il presidente della Camera vi sono anche «dei fattori e dei vincoli interni che influenzano le potenzialità di sviluppo del nostro sistema economico».

In particolare, ha elencato Fini, «un debito pubblico tra i più elevati al mondo, una forte dipendenza energetica e una dotazione infrastrutturale complessivamente deficitaria incidono pesantemente sul costo dei fattori produttivi e sulla competitività delle nostre imprese».