Crisi globale/ Sempre al centro dell’attenzione mondiale, ogni giorno di più

Pubblicato il 26 Marzo 2009 - 12:23 OLTRE 6 MESI FA

Al centro dell’attenzione mondiale c’è sempre, ogni giorno, l’economia: lo scenario è pieno di incertezze. Notizie buone e cattive arrivano da ogni parte, spinte e usate a seconda degli interessi del momento.

Sullo sfondo la titanica lotta per il controllo delle leve del potere della finanza americana, con il ministro del Tesoro Usa, Timothy Geithner, sostenuto dal presidente Barack Obama, che cerca di far passare nuove norme e nuove possibilità di intervento sulle grandi banche. I toni dello scontro sono così violenti che mercoledì Huffington post, a un certo punto della giornata, usava in un titolo il termine “guerra civile”.

Anche in Italia la situazione è complessa, anche qui con motivazioni contrastanti che tendono a usare in un seno o nell’altro i dati oggettivi. Per quanti sforzi faccia il presidente del Consiglio Berlusconi nel dire che tutto va bene e che basterebbe lavorare di più per uscire dalla crisi, le cose non stanno proprio così e nessuno megli di lui lo può sapere. D’altra parte Berlusconi, da venditore principe, conosce bene anche l’effetto della componente psicologica dell’economia, e teme che la situazione si aggravi per effetto del panico.

A ricordargli i termini della situazione ci pensano comunque sindacati, opposizione e anche gli industriali, ciascuno con la sua agenda. Gli industriali, nella migliore tradizione italiana, cercano aiuti e le cifre drammatiche da loro divulgate giustificano le richieste, anche se esiste nemmeno il minimo confronto con la catastrofe bancaria americana.

A far da contrappeso agli umori italiani, la posizione del governo tedesco, espressa dalla premier Angela Merkel, che si è detta contraria a qualsiaasi intervento statale per salvare la grande casa automobilistica Opel.

Intanto le borse nel mondo  procedono in modo discordante, forse anche in reazione a maggiori o minori catastrofi previste in precedenza. Mercoledì sera Wall street ha chiuso in crescita (+1,17%), e anche Tokyo (+1,84%). In Europa, bene Milano, Londra e Francoforte, in calo Parigi, Madrid, Zurigo e Amsterdam.