Donald Trump, marcia indietro su muro Messico: “Non servono 3mila km, ci sono barriere naturali”

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2017 - 05:06 OLTRE 6 MESI FA
Donald Trump, marcia indietro su muro Messico: "Non servono 3mila km, ci sono barriere naturali"

Donald Trump, marcia indietro su muro Messico: “Non servono 3mila km, ci sono barriere naturali”

PARIGI – Trump fa marcia indietro sul muro al confine con il Messico. Quello che nella sua campagna elettorale ha rappresentato uno dei suoi cavalli di battaglia, sembra stia per essere ridimensionato. Come scrive il Los Angeles Times, ai giornalisti presenti sull’Air Force One in volo verso Parigi ha infatti dichiarato:”Non servono 3.000 km poiché ci sono molte barriere naturali: montagne, fiumi pericolosi, aree sconfinate impossibili da attraversare, per cui non è necessario. Basterà un muro dai 1.000 ai 1.500 km.”.

Circa 965 km del confine meridionale sono già protetti da pareti, recinzioni o altre barriere. Non è stato chiaro, dalle osservazioni di Trump, se si riferisse a nuove protezioni delle frontiere o includesse quelle già esistenti. “Abbiamo già iniziato il muro: stiamo fissando adesso gran parte delle pareti. Stiamo lavorando sul muro che è buono, ma in cattive condizioni, e lo stiamo portando a nuovo”. I gruppi conservatori che nel corso della campagna elettorale avevano sostenuto la dura posizione di Trump sull’immigrazione, hanno espresso la preoccupazione che il presidente stia cambiando rotta. “Sembra che le cose stiano tornando indietro e al proposito, nella Casa Bianca, girano varie voci” ha detto Stephen Steinlight, analista politico di spicco al Centro per gli studi sull’immigrazione di Washington.

“Non abbiamo lo stato di diritto quando si tratta di immigrazione”, ha osservato. “Non esiste. C’è l’anarchia dell’immigrazione”. Ira Mehlman, portavoce della Federazione per la riforma dell’immigrazione americana a Washington, ha detto che la marcia indietro di Trump sul muro solleva dei dubbi anche sulle altre promesse fatte in campagna elettorale rispetto all’immigrazione.

Per quanto riguarda il muro al confine messicano, Trump ha anche fatto una descrizione molto diversa dalla barriera di cui parlava nelle manifestazioni elettorali, che definiva talvolta come un muro alto 9 metri. La nuova descrizione ricorda molto la recinzione di confine realizzata sotto le precedenti presidenze di George W. Bush e Obama. “Deve essere trasparente. Si deve poter vedere attraverso il muro. In altre parole, se fosse il contrario, ci sarebbe necessità di una parete d’acciaio con aperture, poiché è indispensabile guardare cosa accade dietro quel muro”.