Papa Benedetto XVI, il viaggio in Medio oriente/ Cristiani e musulmani assieme al servizio della società

Pubblicato il 9 Maggio 2009 - 10:50 OLTRE 6 MESI FA

 “Cristiani e musulmani possono lavorare insieme in settori come l’insegnamento e la ricerca scientifica, come pure nel servizio alla  società”‘. Benedetto XVI ne è certo: “lo credo fermamente”, ha giurato ai piedi del Monte Nebo, nel luogo dove sorgerà l’Università Cattolica promossa dal Patriarcato Latino in Giordania. Ne dà notizia l’agenzia di stampa Agi.

Per il Pontefice, “tale compito costituisce la sfida a coltivare per il bene, nel contesto della fede e della verita’, il vasto potenziale della ragione umana”. “I cristiani – ha spiegato – descrivono Dio, fra gli altri modi, come Ragione creatrice, che ordina e guida il mondo. I musulmani adorano Dio, Creatore del Cielo e della Terra, che ha parlato all’umanità”.

Dunque “quali credenti nell’unico Dio, sappiamo che la ragione umana è in se stessa dono di Dio, e si eleva al piano più alto quando viene illuminata dalla luce della verita’ di Dio”. Secondo il Papa, “quando la ragione umana umilmente consente ad essere purificata dalla fede non e’ per nulla indebolita; anzi, e’ rafforzata nel resistere alla presunzione di andare oltre ai propri limiti. In tal modo, la ragione umana viene rinvigorita nell’impegno di perseguire il suo nobile scopo di servire l’umanita’, dando espressione alle nostre comuni aspirazioni piu’ intime, ampliando, piuttosto che manipolarlo o restringerlo, il pubblico dibattito”.

Infatti “l’adesione genuina alla religione, lungi dal restringere le nostre menti, amplia gli orizzonti della comprensione umana. Cio’ protegge la societa’ civile dagli eccessi di un ego ingovernabile, che tende ad assolutizzare il finito e ad eclissare l’infinito; fa si’ che la liberta’ sia esercitata in sinergia con la verita’, ed arricchisce la cultura con la conoscenza di cio’ che riguarda tutto cio’ che e’ vero, buono e bello.Insieme – ha concluso il Papa teologo – cristiani e musulmani sono sospinti a cercare tutto cio’ che e’ giusto e retto”.

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