Israele, cristiano ucciso in una rissa

Pubblicato il 6 Gennaio 2012 - 20:55 OLTRE 6 MESI FA

TEL AVIV, 6 GEN – La comunita' cristiana di Jaffa (Tel Aviv) e' sotto shock in seguito alla uccisione di un suo esponente avvenuta stasera al termine di un corteo organizzato in occasione del Natale della Chiesa ortodossa. Secondo quanto riferisce il sito web Ynet, la vittima dell' attacco aveva preso la parola e salutato i partecipanti al corteo quando all'improvviso e' stata pugnalata alle spalle da uno sconosciuto ''mascherato da Babbo Natale''. Ferito in modo grave, l'uomo – di cui non sono state fornite le generalita' – e' stato trasportato in un vicino ospedale dove e' deceduto. Un portavoce della polizia israeliana ha riferito a Ynet che per ora l'episodio e' qualificato come ''una rissa''.

Un membro del consiglio municipale di Tel Aviv-Jaffa, Ahmed Mashrawi, che era presente sul posto, ha detto a Ynet che ''tutta Jaffa e' sconvolta dall'episodio''. ''Il corteo era riuscito molto bene… non abbiamo la minima idea di chi possa essere responsabile dell'attacco''.

La vittima, secondo Ynet, e' l'avvocato Gaby Kadis, presidente della Associazione degli ortodossi di Jaffa. Imponenti forze di polizia sono confluite nella centrale via Yefet di Jaffa nella speranza di trovare elementi che consentano l'identificazione dell'assassino. L'attacco e' avvenuto mentre la strada era affollata, in un tratto su cui si affacciano diversi negozi. La polizia sta verificando se sul posto siano installate telecamere a circuito chiuso, che potrebbero avere ripreso il presunto assassino. Le indagini sono state assegnate ad un dipartimento di polizia, lo Yamar, specializzato in indagini di particolare difficolta'.

Una fonte delle forze dell'ordine ha precisato che uno dei filoni delle indagini si riferisce a dissidi di carattere finanziario in cui l'avvocato Kadis potrebbero essersi trovato coinvolto. L'uomo ucciso aveva circa 50 anni e – secondo Ynet – era una figura di spicco della comunita' ortodossa locale, che celebra oggi il Natale. ''Si tratta di una tragedia che non potremo mai dimenticare'', ha commentato l'avvocato Sami Abu Shehade, un membro di quella congregazione.