Ponza/ Continuano i sequestri dei ponteggi. Gli operatori marittimi chiedono trasparenza: “C’è un calo vistoso di turisti”

Pubblicato il 6 Agosto 2009 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA

Nell’isola di Ponza, continuano i sequestri dei pontili di attracco delle barche: gli operatori nautici sull’isola sono una trentina in tutto e temono che da un momento all’altro arriveranno ancora nuovi sequestri, iniziati l’11 giugno scorso.

Alcuni titolari di pontili hanno anche notificato al sindaco Pompeo Porzio, all’assessore al Demanio Di Giovanni e al dirigente del Dipartimento al territorio della Regione Lazio Placidi, una lettera-diffida invocando il diritto alla trasparenza degli atti amministrativi, dopo che i loro avvocati non erano riusciti ad impedire i sequestri. «Cosa ha fatto il Comune dall’11 giugno ad oggi? come sta tutelando i cittadini e l’economia dell’isola?  Noi non sappiamo più cosa fare!».

Secondo Vittorio Sgarbi, «dietro al sequestro di pontili e noleggiatori, potrebbe esserci un preciso progetto per sostituire le strutture mobili con le colate di cemento del nuovo porto dell’isola».

«Noi non siamo abusivi» spiega uno degli operatori marittimi presenti a Ponza: «Ma da quando la competenza del Demanio è passata dalla Capitaneria di Porto al Comune sono iniziati i conflitti: il Comune di Ponza non si è dimostrato competente, ma non possiamo dire che la Regione e la Capitaneria abbiano fatto di meglio, e lo dimostra la vicenda dei pontili. Il calo di turisti si vede e come. In molti questa mattina ci chiedevano: “Ma perché non ci volete più a Ponza?”».