Usa/ Fame nel mondo? Cercala in Texas: 3,5 milioni di bambini sono senza cibo

Riccardo Panzetta (Scuola superiore Giornalismo Luiss)
Pubblicato il 8 Maggio 2009 - 18:44 OLTRE 6 MESI FA

Si è soliti immaginarli obesi. Sdraiati sul divano a fare scorpacciate di tv e hamburger. E invece 3 milioni e mezzo di bambini negli Stati Uniti soffrono la fame. È il Texas, la culla del petrolio e dei rodei, uno degli stati più ricchi dell’Unione, il lembo di terra americana in cui si registra la maggiore incidenza del problema.

L’allarme venne lanciato già nel 2006 quando il ministero dell’Agricoltura dichiarò che «35,5 milioni di persone vivono in famiglie dove il cibo scarseggia in modo serio». La ricca fertilità delle campagne a stelle e strisce, in realtà, riescono a produrre grano, mais e cereali a sufficienza per soddisfare il fabbisogno interno. Sono le esportazioni a prosciugare le riserve e a mettere in crisi il sistema di approvvigionamenti.

I contadini riescono a guadagnare molto di più commerciando all’estero i propri prodotti. In questo modo, però, la quantità di beni destinata al mercato interno precipita mentre i prezzi crescono vertiginosamente. E quando i prezzi sono troppo alti, le fasce della popolazione a basso reddito non possono fare acquisti. A Washington il problema è noto. Ma l’amministrazione Obama è talmente assorbita dalle politiche di contenimento della crisi economica che sembra aver messo in secondo piano la questione alimentare.

Nel tentativo di rimediare ai problemi delle banche, dell’industria dell’auto e di Wall Street il presidente ha rinviato ai prossimi mesi le misure d’intervento sulla questione. Alcuni opinionisti sostengono che il problema dei bimbi a letto affamati sarà risolto entro il 2015.  Peccato – sostiene il “Feeding America” – che entro quella data il numero dei bambini senza cibo potrebbe essersi triplicato e salire a 10 milioni.