Caso Santoro: dietrofront di Mauro Masi

Pubblicato il 28 Marzo 2010 - 15:30 OLTRE 6 MESI FA

Michele Santoro

Mauro Masi, direttore generale della Rai, fa dietrofront sul caso Santoro.

Il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ha stoppato il tentativo di Masi di portare il dossier al Consiglio d’amministrazione. Non ci sarà il Cda straordinario richiesto dal direttore generale per esaminare i rapporti Santoro-Rai degli ultimi anni che sarebbe potuto sfociare nella richiesta di rescissione del contratto. E nemmeno nel Cda ordinario – già in calendario per il 31 marzo – il caso-Santoro è stato inserito all’ordine del giorno, nonostante la richiesta di Masi di occuparsene con «urgenza». Il che impedirà al Consiglio di prendere decisioni, ma non di parlarne. Cosa che, al contrario, quasi certamente avverrà.

Masi, spiega chi gli ha parlato, «non intende chiedere le dimissioni di Santoro, ma una profonda riflessione sulle regole aziendali e su come andranno applicate in futuro» in casi analoghi. Una riflessione che, almeno nelle intenzioni del direttore generale, dovrebbe concretizzarsi «molto rapidamente» in una nuova prassi. Agguerriti anche i consiglieri di maggioranza, come confida uno di loro: «Santoro con “Raiperunanotte” ha superato il limite, ci sono stati episodi di cattivo gusto che in Rai non sarebbero mai andati in onda. Esamineremo con attenzione quanto successo».

Da domani, chiuse le urne, tornano tutti i talk show della Rai sospesi durante la campagna elettorale nel nome della par condicio. Il primo ad andare in onda, già domani sera, sarà Porta a Porta. Martedì seguirà Ballarò di Giovanni Floris, venerdì sarà il turno di Ultima parola di Gianluigi Paragone. Giovedì toccherà invece ad Annozero, il più contestato degli approfondimenti soppressi. «Santoro sarà in video regolarmente», assicurano dalla Rai nonostante le nubi che si sono addensate sul conduttore dopo “Raiperunanotte”, lo show di giovedì contro la censura proposto su tv satellitari e web.