Governo Conte baciato da Trump, i giornali fanno finta di niente, il miracolo di Salvini

di Marco Benedetto
Pubblicato il 28 Agosto 2019 - 17:20| Aggiornato il 29 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA
Cortigiani vil razza dannata? I giornalisti credono a Trump, non meritano il grido di Rigoletto

Donald Trump, presidente degli Stati Uniti d’America (foto ANSA)

Trump ora dà la linea alla stampa italiana? L’odio più snobistico che politicamente fondato nei confronti di Matteo Salvini ha portato la maggior parte dei giornali a accettare l’endorsement di Trump a favore di Giuseppe Conte come un fatto positivo e significativo.

Repubblica, per quel poco che ho visto, ha timidamente avvisato: Conte ha promesso a Trump di sostenere la causa de rientro della Russia nel G7, dalla cui versione G8 era stata espulsa, su indirizzo americano, per l’invasione dell’Ucraina. Vale tenere presente che sono molto alte le possibilità che Trump sia sotto ricatto russo. Quella pipì sul letto dove aveva dormito Obama a Mosca, con coretto di bionde prostitute fornite dal Kgb, nessuno mi toglie dalla testa che sia stata immortalata dalle spie post sovietiche. La ricostruzione compiuta da un ex agente segreto inglese per conto del Partito Democratico americano mi parte altamente credibile.

Per una roba simile all’impegno di Conte con Trump, Salvini è stato giustamente messo in croce. Conte invece…Conte è stato un mediocre primo ministro, capace solo di fare l’occhiolino ai veri poteri che comandano in Europa, incapace di contenere le sciocchezze di Salvini e ancor peggio dei grillini: reddito di cittadinanza, sgretolamento delle Forze Armate, soffocamento dei giornali.
Conte ha avallato la più grande porcata anti democratica portata avanti dal Movimento 5 stelle contro giornali e giornalisti, forse perché Casaleggio vogliono che resti un solo mezzo di informazione, il blog di Beppe Grillo.

Non una voce si è alzata contro questa manovra.

Il suo discorso finale, prima di dimettersi, non è stato certo da primo ministro, piuttosto era al livello di una assemblea di condominio.

I giornalisti non meritano molto e come si comportano in questa fase di crisi lo conferma. Nemmeno degni degli insulti di Rigoletto. Ma quale razza dannata, si sono presi i vaffa di Grillo e ancora fanno il tifo per un Governo a trazione grillina con il Pd, partito largamente maggioritario nelle redazioni ancor oggi, come ruota di scorta. Che fine farà il Pd nessuno se lo vuole chiedere, ma se questi durano più di un anno, alle prossime elezioni la Lega prenderà il 60 per cento dei voti e il Pd sarà sotto il 10, come Berlusconi oggi.

Conservo la speranza che Zingaretti, modesto politico post comunista ma astuto e stagionato politicante, faccia la manfrina per non essere accusato da Renzi e dai suoi colonnelli di aver loro negato un posto al ministero. Se pensiamo a chi siamo in mano…Se pensiamo che decide le nostre sorti gente che non è riuscita nemmeno a farsi eleggere nella sua città…E Renzi, dopo i guai che ha combinato, dopo il patrimonio di fiducia che ha devastato come uno sciocco provinciale, non dovrebbe nemmeno avere la faccia di parlare. Se la sua missione intima era quella di obliterare la memoria del Pci, non c’è che dire, ci sta riuscendo in peno.

Conservo anche la speranza che sul fronte 5 stelle, chi regge i fili, Casaleggio, la pensi come Zingaretti.

Salvini è un bisonte, solo un po’ più bauscia di Renzi ma nemmeno troppo. Fascista è un’altra cosa, fascista è il Movimento 5 stelle, non nei richiami ma nella sostanza dell’ideologia.
Sveglia, compagni. Avete ridotto la sinistra a partito dell’odio e dell’invidia (e in questo potete benissimo andare d’accordo con Grillo), avete tradito gli ideali di una sinistra che voleva la diffusione del benessere attraverso una crescita e li avete ridotti a un ecologismo anti industriale da sanculotti meridionali.

Siete con un piede nella scarpata.  Non date retta ai giornali, sono le sirene che, inconsapevoli, vi vogliono spingere sugli scogli. Solo la catarsi delle elezioni può ridefinire la situazione in Italia. E forse anche aiutarvi a ridefinire la missione della Sinistra.