Gli Oscar incoronano “Il discorso del Re”: 4 statuette. Battuti “The Social Network” e “Il Grinta”

Pubblicato il 28 Febbraio 2011 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA

Tra i film più premiati, ben quattro le statuette, anche se solo in categorie tecniche, sono andate a “Inception” di Christopher Nolan,: migliore fotografia, migliori effetti speciali, migliore montaggio dei suoni e migliore mixaggio dei suoni.

“The Social Network” si è aggiudicato tre Oscar, tra cui quello per il migliore montaggio, per la migliore colonna sonora e il premio come migliore sceneggiatura non originale con Aaron Sorkin, che ha sottolineato quanto strumenti come Facebook siano stati fondamentali nelle recenti insurrezioni popolari viste in Nord Africa.

Anche “Alice in Wonderland” si è aggiudicato due Oscar, direzione artistica e costumi andata a Colleen Atwood. Nella sua categoria, unica speranza italiana di vittoria, concorreva anche Antonella Cannarozzi, per “Io sono L’amore”, di Luca Guadagnino.

Interrotta la corsa dell’Italia ancora prima delle nomination finali, dove “La prima cosa bella”, come capita ormai sovente ai film italiani non è nemmeno arrivato, il premio per il migliore film straniero è andato a “In un mondo migliore”, che ha portato il terzo Oscar della storia al cinema danese.

Unico momento che riporta al tricolore, durante l’omaggio ai protagonisti del mondo del cinema scomparsi nell’ultimo anno, Celine Dion sul palco a cantare, le immagini che scorrono alle sue spalle e tra esse quelle di Mario Monicelli e Dino De Laurentiis, considerati miti anche e soprattutto da questa parte dell’Oceano.

Per quanto riguarda i film d’animazione i novemila giurati dell’Academy hanno pienamente rispettato i pronostici, assegnando l’Oscar a “Toy Story 3”, confermando la supremazia della Disney e assegnando alla pellicola anche l’Oscar per la migliore canzone originale “We belong together”.

Da qualche stagione a questa parte, dalla vittoria di Michael Moore con il suo “Bowling for Columbine”, la categoria riservata ai documentari ha acquisito un’importanza speciale. Ad aggiudicarsi la statua quest’ anno è stato “Inside Job”, incentrato sulla crisi del mercato immobiliare americano e i vizi del sistema finanziario.