Gb, il serial killer Peter Sutcliffe sta per morire: “Tormentato da incubi sulle vittime”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 10 Luglio 2019 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Peter sutcliffe, il serial killer sta per morire: tormentato da incubi vittime

Gb, il serial killer Peter Sutcliffe sta per morire: “Tormentato da incubi sulle vittime”

ROMA – Il serial killer Peter Sutcliffe, lo Squartatore dello Yorkshire, avrebbe “solo poche settimane di vita, ed è tormentato da incubi in cui appaiono i volti delle vittime”.

Il 73enne, ex camionista di Bradford, che ha ucciso 13 donne e condannato per il tentato omicidio di altre sette, sta scontando 20 ergastoli nella prigione di Frankland, a Durham.

Assume molti farmaci a causa delle difficoltà respiratorie, l’ipertensione, il diabete ed è ormai quasi cieco; secondo quanto riferito al Daily Star da una fonte del penitenziario, l’assassino è arrivato alla fase finale della sua esistenza.

Un serial killer spietato che tra il 1976 e il 1981, ha ucciso delle donne, per lo più prostitute, con coltelli, martelli e cacciaviti. Due anni fa ha confessato un’aggressione brutale a una ragazzina di 14 anni, che a torto pensava fosse una prostituta. 

Nel 1975 si era avvicinato a Tracy Browne, che ora ha 57 anni, mentre andava verso a casa a Silsden, nel West Yorkshire aveva iniziato a parlare con l’adolescente. Improvvisamente Sutcliffe l’aggredì e la colpì cinque volte, mentre la stava spingendo su un recinto di filo spinato sentì avvicinarsi una macchina e scappò. 
“Ero stordita, avevo gli occhi pieni di sangue. Sono caduta diverse volte ma ero costretta a rialzarmi. Temevo che tornasse per uccidermi”. 

Nonostante due fratture sul cranio, Tracy era riuscita a lanciare l’allarme. Due mesi dopo l’agressione, Sutcliffe aveva ucciso Wilma McCann, madre di 4 figli, scatenando in Gran Bretagna una delle più grandi caccia all’uomo. Si pensa che sia una delle sue prime vittime. 

Nel 1981 era stato arrestato con una prostituta e aveva confessato di essere lo Squartatore dello Yorkshire. In precedenza, in relazione alle aggressioni, era stato interrogato nove volte dagli agenti ma ogni volta veniva rilasciato. 
Nel 2017 la polizia aveva ipotizzato che le vittime potevano essere più delle 13 per cui era stato condannato e aveva iniziato a interrogarlo su 17 casi irrisolti e simili per modalità con le aggressioni del serial killer.  

Dopo la condanna al carcere a vita gli era stata diagnosticata la schizofrenia paranoide ma l’anno scorso è stato trasferito dall’ospedale psichiatrico di Broadmoor al penitenziario poiché giudicato in grado di vivere nella struttura penitenziaria. (Fonte: Daily Mail)