Gemelline scomparse, procuratore svizzero: “I soldi spesi non sono un problema”

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 15:45 OLTRE 6 MESI FA

GINEVRA – Le ricerche delle gemelle svizzere scomparse da ormai due mesi hanno certo un costo, ma questo non è mai stato un elemento determinante delle indagini. Questo in sostanza quanto affermato il procuratore svizzero Pascal Gillieron, citato dalla stampa locale dopo le reazioni suscitate da sue recenti dichiarazioni.

”I mezzi dispiegati hanno certo un prezzo, ma questo aspetto non è mai stato determinante nelle decisioni prese”, ha detto il magistrato citato dal quotidiano ”24heures”. Della questione dei soldi, ”ne ho parlato solo perchè mi è stata posta la domanda. D’altra parte tutte le fatture non sono ancora disponibili”, ha aggiunto. Sul destino delle gemelle, spiega il giornale, il procuratore ribadisce i suoi timori.

”Più il tempo passa, meno le possibilità di ritrovarle in vita sono grandi”, ha affermato. Le recenti dichiarazioni alla stampa di Pascal Gillieron, incaricato dell’inchiesta sulle gemelle di sei anni, hanno suscitato la reazione della mamma delle bambine, Irina, ed del nonno Francesco, in particolare per aver evocato i costi delle indagini.

Mercoledì a Losanna è in programma una riunione internazionale con rappresentanti di Svizzera, Francia e Italia per fare il punto della situazione per le ricerche e le operazioni di polizia nei tre paesi coinvolti dal caso. Le due gemelline Alessia e Livia sono scomparse da Saint-Sulpice (Cantone di Vaud) il 30 gennaio scorso. Erano con il padre Matthias Schepp. L’uomo si è tolto la vita il 3 febbraio scorso gettandosi sotto un treno nella stazione di Cerignola senza lasciare traccia delle figlie.